STORIE & METALLO - Sant'Elena, lo scoglio d'Atlantico dove tramontò Napoleone. Sono passati 200 anni
Pubblicato: Sabato, 13 Febbraio 2021 - redazione attualità
ROMA (storie & metallo) - Dall'autunno 1815 al 5 maggio 1821 l'imperatore francese, ormai sconfitto, venne esiliato nella lontanissima isola britannica. Fuori dal mondo
ilmamilio.it - contenuto esclusivo
Ormai al quinto anno e mezzo di esilio dall'altra parte del mondo, i giorni di Napoleone erano ormai sul viale del tramonto.
Nel febbraio 1821, mentre l'Europa tentava di rimettere insieme i cocci degli stravolgimenti imposti nel ventennio da protagonista assoluto dell'imperatore di Francia (incoronato a Notre Dame di fronte ad un esterrefatto e speranzoso Papa Pio VII), l'Isola di Sant'Elena era esattamente quel che era stata negli anni precedenti.
Uno scoglio vulcanico arido e roccioso, piantato in mezzo al mare, a 2000 chilometri dalla costa più vicina (quella dell'Angola) e ad 8mila chilometri dalla Gran Bretagna, Madre Patria di quell'isola maledetta.
Lo avevano fregato: lui, l'uomo più importante d'Europa che nel breve precedente esilio nell'Isola d'Elba ad un tiro di schioppo dalla sua Corsica aveva saputo attirare comunque le attenzioni di mezzo mondo, aveva chiesto semplicemente - nel consegnarsi agli inglesi dopo la decisiva disfatta di Waterloo (18 giugno 1815) - di potersi ritirare a vita privata, su suolo inglese o americano. E l'anziano re Giorgio III in fin dei conti lo aveva accontentato, spedendolo in mezzo all'Atlantico ma pur sempre sotto le insegne britanniche.
Dall'altra parte dell'Equatore, consumato dallo stesso male che gli aveva ucciso il padre (un tumore allo stomaco), Napoleone sentiva che stava arrivando la sua ora e sapeva in cuor suo che da quella prigione umida da marcire le ossa, non sarebbe mai fuggito.
Aveva già iniziato a redigere il suo memoriale col quale lasciare al mondo da questa parte la sua versione dei fatti. Il mondo, l'Europa per prima, aveva provato a dimenticarlo, fasciando il fasciabile senza comprendere che il sistema era sull'orlo dello sfasciarsi definitivamente. Restaurare, d'altra parte, è arte assai complicata.
Duecento anni fa, tondi tondi, Napoleone - che non avrebbe fatto in tempo a chiudere il cerchio dei 52 anni - si trovava all'alba della sua fine materiale. Fine che sarebbe giunta il 5 maggio 1821.
LEGGI STORIE & METALLO - Il Napoleone di mezzo: il Re di Roma cresciuto alla corte di Vienna
