Frascati, caso Villa Innocenti. Demagogia, delegazione cinese e comunicazione istituzionale 3.0

Pubblicato: Domenica, 12 Novembre 2017 - redazione attualità

forlini torroni gizzi mastrosantiFRASCATI (attualità) - Dopo le minacce delle mamme viene rimbalzato sui social un post del consigliere Forlini. C'è una buona notizia: a breve i bimbi dovrebbero tornare nelle proprie aule

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Villa Innocenti, atto III. Dopo la minaccia di alcune mamme di presentarsi in Consiglio comunale per chiedere l'aggiornamento della situazione sui lavori in corso nella scuola materna di via Brigida Postorino, il portavoce della coalizione Mastrosanti sindaco, Mario Gori, rilancia su Facebook il post pubblicato 2 giorni fa dal consigliere delegato ai Lavori pubblici Gelindo Forlini.

"Nota del Consigliere delegato ai LLPP in data 10 novembre... Bastava leggere per evitare la solita sterile demagogia strumentale targata Pd!", scrive Gori.

Questo il post del consigliere Forlini.

tecnocasa2agenzia servizi

"Situazione “Lavori di miglioramento sismico del plesso scolastico di Villa innocenti”

Oggi la ditta esecutrice delle opere ha completato le lavorazioni in appalto.

La prossima settimana si darà corso alle operazioni di pulizia degli ambienti e dopo aver eseguito i collaudi si procederà alla consegna ufficiale della struttura all’amministrazione comunale. L’amministrazione ha già concordato con il preside le modalità di trasferimento delle attività ora ospitate nella Dandini.

Le lavorazioni rispetto al cronoprogramma hanno sicuramente avuto dei ritardi ma si è trattata di un’opera radicale e complessa condotta in un edificio di pregio per la quale sono stati necessari anche diversi tipi di finanziamento.

Alle opere di miglioramento sismico si sono aggiunte nel corso delle lavorazioni le opere di eliminazione delle barriere architettoniche.

 

 

 

 

 

 

 

bmw novembreLa realizzazione di un’opera pubblica di questo tipo comporta una serie di procedure ed adempimenti molto complessi che vedono coinvolte diverse amministrazioni. Tutto ciò determina un aggravio sui tempi di consegna non imputabili alla sola realizzazione.

L’ufficio Lavori Pubblici, con il suo limitato organico, ha fatto un lavoro eccezionale e l’opera che sarà riconsegnata alla collettività è di un livello difficilmente riscontrabile anche in strutture private.

Comprendiamo i disagi che hanno dovuto sopportare bambini, genitori ed insegnanti ma siamo certi che questi saranno dimenticati quando tutti potranno usufruire di una struttura bella, efficiente e soprattutto sicura".

La buona notizia per i genitori è che insomma l'esilio forzato è in via di conclusione.

A margine del felice esito della vicenda qualche considerazione appare inevitabile.

1. Il tam-tam delle mamme dura da giorni. Le dichiarazioni rese dalla mamma questa mattina giungono a valle di un intenso confronto tra i genitori. NESSUNO aveva letto il post di Gelindo Forlini.

2. La comunicazione istituzionale è cosa seria. E non può essere relegata ad una mera vetrina delle attività istituzionali di pochi consiglieri. Per inciso: trovare un intero servizio fotografico sull'incontro con la delegazione cinese e non avere alcuna informazione su cose ben più serie appare stucchevole.

3. La comunicazione istituzionale deve essere anche e soprattutto comunicazione di servizio. Un cittadino non è tenuto a dover avere tra i propri amici tutti i consiglieri comunali né, tantomeno, tenuto a seguire l'attività social di chi ha responsabilità politiche. C'è un sito istituzionale che deve servire proprio ad informare i cittadini.

4. Il Pd ha scritto questa mattina. In precedenza la questione era stata seguita dal consigliere Mirko Fiasco ("I lavori infiniti della materna di Villa Innocenzi", del 9 novembre). Il contrattacco politico, insomma, appare fuori luogo.

5. Tanta demagogia non pare essere se la precisazione del consigliere Gelindo Forlini è arrivata - ma nessuno o pochi l'hanno letta... - a valle della protesta della mamma pubblicata nei giorni scorsi da ilmamilio.it. Come si può bollare come "demagogia" la legittima aspirazione dei genitori ad avere spiegazioni e a volere locali consoni per le attività didattiche dei propri figli?