Alessandro Monti: "Il Pd di Monte Compatri è vivo e pronto a ripartire: le basi? Quelle di questi anni"
Pubblicato: Sabato, 11 Novembre 2017 - redazione politica
MONTE COMPATRI (politica) - Il giovane nuovo segretario cittadino analizza la situazione politica e traccia la rotta per questi ulteriori 5 anni di opposizione consiliare
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Alessandro Monti è uno dei nuovi segretari del Pd locale più giovani dei Castelli romani. 29 anni, eletto lo scorso 22 ottobre al termine del congresso cittadino, Monti prende in mano il partito in un momento che - tanto per cambiare - non è semplice, né a livello locale né tantomeno a livello nazionale.
Con Alessandro Monti il Pd di Monte Compatri riparte, ancora una volta, dopo una sconfitta elettorale. Su quali basi?
Le basi sono quelle di un direttivo giovane e rinnovato in larghissima parte. Un direttivo al quale, tuttavia, non manca quella dose di esperienza necessaria per la realizzazione di un progetto.
Credo che il Partito Democratico abbia dato prova, anche a Montecompatri, di sapersi rigenerare attraverso metodi democratici di inclusione, volti a far sì che il territorio e gli iscritti, si sentano protagonisti del processo evolutivo della nostra società e conseguentemente del partito e delle sue visioni. Sono strumenti come il congresso che esaltano la politica impedendo l’odio o il formarsi di partiti personalistici.
La sfida che ci si prospetta è ardua ma è forte il nostro entusiasmo e la voglia di metterci subito a lavoro.
La sconfitta di Fausto Bassani candidato sindaco è stata dura da digerire proprio perché il percorso fatto negli scorsi anni era stato impegnativo e di rinnovamento. Perché il Pd ha perso?
La coalizione “Montecompatri bene Comune” nella quale si inseriva il Partito Democratico ha perso.
Il terreno recuperato rispetto alle precedenti elezioni amministrative è stato molto e con 10 anni di opposizione non è stata un’impresa semplice. Tuttavia non è stato abbastanza, ci è mancato poco, però l’innegabile balzo in avanti ci fa pensare che la strada intrapresa sia quella giusta: una strada che necessita quindi di essere perseguita e migliorata.
Analizzando i dati emerge infatti che “Montecompatri bene comune” vince al centro storico, recupera in maniera rilevante voti a Laghetto e perde, tuttavia, con ampio distacco a Molara. Quest’ultimo è un risultato, che sinceramente, sfugge ancora oggi alla nostra comprensione, tuttavia, lo abbiamo accettato e da qui ripartiremo.
Non si può d'altra parte trascurare il trend negativo a livello nazionale che anche il Pd di Monte Compatri ha subito.
Quali i temi sui quali improntare questi 5 anni di opposizione?
I temi saranno quelli che da sempre hanno distinto il nostro lavoro. Il tema della legalità sarà centrale nel nostro progetto. Una legalità strettamente collegata anche ad un concetto di affidabilità e credibilità.
Il nostro lavoro non deve essere orientato esclusivamente alla vigilanza ma anche propositivo vicino ai problemi reali del nostro territorio, mi riferisco agli asili nido, alla continua formazione dei dipendenti pubblici, ad una rete di servizi adeguati. Già su questi punti siamo a lavoro per dare risposte, ad esempio abbiamo già presentato una mozione sull’attivazione di un trasporto per gli anziani e le persone non autosufficienti per il raggiungimento di strutture sanitarie, che attendiamo sia messo nell’ordine del giorno. Il Pd ha eletto 3 ottimi consiglieri e in stretta collaborazione con loro continueremo un’attività di opposizione forte e propositiva dimostrando di essere l’unica alternativa possibile.
Chi è Alessandro Monti?
Mi sono da poco laureato in Giurisprudenza, sono nato e cresciuto a Montecompatri, qui da sempre ho le mie radici. Mi sono appassionato alla politica sin da giovane, aderendo da adolescente prima alla sinistra giovanile e poi ai giovani democratici, nei quali ho ricoperto il ruolo di Segretario. Sono sempre stato impegnato nel mondo delle associazioni, perché ho sempre considerato fondamentale il porsi al servizio della collettività.
Commenti
Riferito all'analisi del voto sulla frazione Molara và detto che all'interno del suo direttivo ci sono persone che attaccano senza nessun evidente motivo l' intera frazione con parole forti come odio che forse andrebbero usate per altre situazioni ben più gravi....