Frascati, studenti ITT Fermi: "Torneremo a scuola, ma non così"

Pubblicato: Domenica, 17 Gennaio 2021 - redazione attualità

ITT E. FERMI - FRASCATIFRASCATI (attualità) - La voce dei ragazzi

ilmamilio.it - nota stampa

Riceviamo e pubblichiamo:

"Noi studenti ci siamo ritrovati faccia a faccia con un grande cambiamento a Marzo 2020 dove il lockdown ha stravolto le nostre abitudini, i giorni sono poi passati fino a diventare anni ed ora ci troviamo a Gennaio 2021 dove questo nuovo decreto vuole farci tornare a scuola al 50 % mentre la parte restante dovrà seguire le lezioni da casa come aveva fatto in precedenza.

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Noi tutti siamo stati posti davanti le avversità della DAD, ma abbiamo comunque cooperato e cercato di apprendere il più possibile dalle lezioni. Questo Virus si è dimostrato particolarmente infettivo questo periodo e noi studenti rabbrividiamo all’idea di un rientro a scuola quando l’indice di contagio è ancora molto alto, ultimamente ha raggiunto anche valori prossimi al 10 %. Ciò che quindi ci spaventa è la possibilità di contrarre il virus poiché, oltre ad essere preoccupati per nostra salute, siamo anche angosciati riguardo la possibilità di infettare tutta la nostra famiglia, soprattutto le persone più anziane come i nonni.

Sappiamo che la scuola offre una notevole garanzia per la nostra salute e tutti affermiamo che il problema non è l’ambiente scolastico, bensì ciò che succede al di fuori di questo luogo dove il distanziamento sembra una scelta opzionale poco gettonata. Ma questo è solo uno dei tanti problemi. Noi studenti apprezziamo gli sforzi fatti dai mezzi di trasporto (Atac, Cotral; ecc …) ma gli affollamenti su questi veicoli sono inevitabili e il rischio di contrarre il virus è molto alto. Gli studenti infatti affermano: “Vogliamo più mezzi pubblici a disposizione per ridurre gli affollamenti ma non solo per una settimana come è successo lo scorso rientro!” Il rientro a scuola lo riteniamo inadeguato in questo momento, soprattutto se in classe sarà presente solo il 50 % di noi.

Questo provvedimento è stato già fatto una volta, invece della precedente percentuale, le classi potevano ospitare solo il 25%, ma non ha riscosso il minimo successo. Durante le lezioni teoriche, le persone che hanno seguito la lezione da casa hanno riscontrato enormi difficoltà nel seguire le lezioni perché risultava difficile capire le scritte fatte dai professori sulla lavagna visto che dal pc di casa l’immagine non risulta nitida.

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Per quanto riguarda le lezioni pratiche, gli studenti in presenza hanno potuto fare lezione mentre quelli dal pc hanno invece osservato i propri compagni svolgere l’attività senza poter fare nulla. Come potranno prepararsi i quinti a sostenere l’esame di Stato? Pensiamo che questo genere di didattica dove solo parte della classe è presente, sia inammissibile anche perché i ragazzi in presenza dovrebbero essere sottoposti a decine di interrogazioni o un compito in classe in una sola settimana! Crediamo quindi che la lezione debba farsi o tutta in presenza o tutta in DAD. Inoltre una didattica spartita in questo modo comporterebbe una separazione della classe, in quanto sarà possibile socializzare solo con parte di essa.

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Nel caso poi tornassimo a scuola, dovremmo tenere aperte almeno una volta all’ora le finestre della nostra aula e ciò comporterebbe una diminuzione della temperatura che potrebbe scendere anche al di sotto dei 18 °C ammessi dalla legge, con un conseguente consumo e spreco di energia. Poi lezione come la dovremmo fare, coi pinguini? Poi si dibatte molto sui nuovi turni scolastici dove l’entrata avverrebbe alternativamente alle 8 e alle 10. Il problema dell’entrata alle otto non si pone dato che le lezioni finirebbero alle 13:20 e tutto sembrerebbe quasi normale, alle 10 invece no, le lezioni terminerebbero alle 15:20, ciò vuol dire che potrò pranzare verso le 16, oppure, dovrò farlo in aula esponendo sia me che la classe ad un plausibile contagio. Dopo aver mangiato dovrei poi subito ricominciare a studiare senza avere il diritto al minimo riposo e ciò non è minimamente ammissibile, anzi, noi studenti la reputiamo una grande mancanza di rispetto! La questione è una sola, l’indice di contagio è troppo elevato e tornare in così poco tempo a scuola potrebbe mettere a repentaglio la nostra salute come quella del personale scolastico.

Gli studenti dichiarano: “La didattica a distanza non sarà il massimo, ma siamo certi che la salute sia più importante di un ritorno alla normalità e perciò siamo favorevoli a questa metodica e non vogliamo uno stop and go, basta stress inutile! Tutti insieme speriamo che questo periodo finisca al più presto ma crediamo ancora che i tempi non siano maturi e quindi preferiamo aspettare che la situazione cambi in meglio perché come diceva Rousseau: “La pazienza è amara, ma dolce è il suo frutto”.

Scritto da Marco Stregapede con l’aiuto e l’approvazione di: Matteo Correnti, Sirya Carbone, Riccardo Ricci, l’intero ITT Enrico Fermi Frascati con una particolare partecipazione della classe 5 C".

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