COVID, Natale con l'Italia in zona rossa. Le regole, cosa si può fare

Pubblicato: Giovedì, 24 Dicembre 2020 - redazione attualità

 

Coronavirus, cambia di nuovo il modulo di autocertificazione per gli  spostamentiROMA (attualità) - Da oggi partono le restrizioni fino al 6 gennaio 2021

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Scatta la zona rossa in tutta Italia, con le restrizioni sugli spostamenti e i divieti definiti nel decreto di Natale, misure e regole adottate per fronteggiare i rischi legati alla diffusione del Coronavirus. Da oggi, dunque, vigilia di Natale, fino al 27 dicembre, e poi il 31 dicembre e 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio 2021, il Paese si troverà in uno scenario di massima gravità caratterizzato da un livello di rischio alto (scenario di tipo 4).

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Ma cosa comporta e quali sono le regole da seguire? Una circolare, inviata ai prefetti, del capo di Gabinetto del ministero dell’Interno, Bruno Frattasi, fornisce alcune indicazioni sulle misure adottate con il decreto legge n. 172/2020, vediamole nel dettaglio.ne nei giorni arancioni e nei giorni rossi "verso una sola abitazione nella stessa regione tra le 5 e le 22 nei limiti di due persone" nell'arco temporale tra il 24 dicembre e il 6 gennaio, la relativa "ragione giustificativa potrà essere addotta tramite il ricorso alla consueta modulistica di autodichiarazione, nella parte in cui si fa riferimento a 'motivi ammessi dalle vigenti normative'" precisa il Viminale nella circolare.

''Sono consentiti, senza limiti di orario, gli spostamenti che si riconnettono ad attività assistenziali svolte, nell'ambito di un'associazione di volontariato, anche in convenzione con enti locali, a favore di persone in condizione di bisogno o svantaggio. Conseguentemente, per lo spostamento legato a tali attività - si spiega - potrà addursi a motivo giustificativo l'espletamento del servizio di volontariato sociale''.

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CULTO - ''L'accesso ai luoghi di culto e la partecipazione alle funzioni religiose restano comunque consentite'', si legge nella circolare, e ''anche in questi casi troveranno applicazione i limiti orari imposti dal cosiddetto coprifuoco''.

'ARANCIONI' - "Rispetto al divieto di mobilità intercomunale che vige nella cosiddetta area arancione, la disposizione consente in via derogatoria", è scritto nella circolare, nei giorni 28, 29 e 30 dicembre e 4 gennaio gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 km dai relativi confini. "Si osserva - precisa nella circolare il Viminale - che la dimensione demografica è riferita al solo comune a quo, e non anche a quello ad quem, per il quale non ha dunque rilievo il dato demografico, mentre invece rileva, in senso ostativo allo spostamento, la circostanza che i comuni di destinazione abbiano la qualifica di capoluogo di provincia".

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LE FAQ - E' utile ricordare le risposte alle domande più comuni in base alle Faq sul sito di palazzo Chigi: il governo spiega quali sono le regole previste nel decreto di Natale, con le disposizioni per l'Italia zona rossa e arancione a seconda dei giorni.

Nelle Faq si legge che sarà possibile spostarsi in un altro comune, purché all'interno della propria regione, non solo nei giorni 'arancioni' ma anche in quelli 'rossi' durante le festività. "Nei giorni festivi e prefestivi (24, 25, 26, 27 e 31 dicembre e 1°, 2, 3, 5 e 6 gennaio) sarà possibile, una sola volta al giorno, spostarsi per fare visita a parenti o amici, anche verso altri Comuni, ma sempre e solo all’interno della stessa Regione, tra le 5 e le 22 e nel limite massimo di due persone. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che con loro convivono". Non ci si può spostare in un'altra regione per far visita a genitori anziani ma in buone condizioni. Diverso il caso in cui si debba dare assistenza a persone non autosufficienti in un'altra regione: "Sarà consentito anche dal 21 al 6 gennaio, anche tra comuni/regioni in aree diverse, ove non sia possibile assicurare loro la necessaria assistenza tramite altri soggetti presenti nello stesso comune/regione". Di norma, lo spostamento è consentito ad un parente adulto. Genitori separati o affidatari invece possono spostarsi tra comuni e regioni per trascorrere le feste con figli minorenni.

Nelle Faq si fa notare che "nel periodo compreso tra il 21 dicembre 2020 e il 6 gennaio 2021, gli spostamenti di un nucleo familiare convivente verso le seconde case sono sempre consentiti, dalle 5 alle 22, all’interno della propria Regione e sempre vietati verso le altre Regioni. È consentito lo spostamento verso la seconda casa, anche se intestata a più comproprietari, di un solo nucleo familiare convivente".

Gli spostamenti verso le seconde case in una regione diversa dalla propria sono vietati dal 21 dicembre al 6 gennaio. Nel periodo considerato, quindi, "lo spostamento dalla seconda casa al luogo di lavoro non può essere addotto come motivo giustificativo di un nuovo rientro nella seconda casa, in un’altra regione, nello stesso periodo. Quindi si potrà tornare al lavoro ma poi non si potrà rientrare nella seconda casa".

Nei giorni 'arancioni' durante le festività ci si potrà spostare dai piccoli comuni sotto i 5000 abitanti e nel raggio di 30 chilometri anche se significa uscire dalla propria regione. "Nei giorni 28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio, sarà possibile, per chi vive in un Comune fino a 5.000 abitanti, spostarsi liberamente, tra le 5.00 e le 22.00, entro i 30 km dal confine del proprio Comune (quindi eventualmente anche in un’altra Regione), con il divieto però di spostarsi verso i capoluoghi di Provincia: conseguentemente, sarà possibile anche andare a fare visita ad amici e parenti entro tali orari e ambiti territoriali" si legge nelle Faq.

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