Rocca di Papa: nuovo attacco del giornale dell’Amministrazione a Calcagni. Lui risponde e prende gli applausi

Pubblicato: Lunedì, 06 Novembre 2017 - redazione politica

ROCCA DI PAPA (attualità)- Nuove tensioni in maggioranza. Ancora una volta il Presidente del Consiglio preso di mira. La replica è al vetriolo...

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Dalla stampa ai social. Ma la rissa verbale è di nuovo in onda dentro al Palazzo Comunale di Rocca di Papa. “Volitivo e con mascella decisionista. In altre epoche furono invidiate qualità. Ma qui non è in discussione l’indole personale del presidente del Consiglio, Massimiliano Calcagni, ma l’interpretazione del suo ruolo istituzionale. Un’interpretazione tutta sua, che in occasioni ricorrenti dimentica il contenuto del regolamento del Consiglio Comunale”. Parte così l’ultimo attacco personale e istituzionale proveniente dal foglio dell’amministrazione (nella foto), “Il Paese di Rocca di Papa”, contro Massimiliano Calcagni, presidente del Consiglio comunale, e aderente al gruppo autonomo di maggioranza “Voi con Noi”. Ennesima uscita, già etichettata come ‘fuori luogo’ da molti commentatori social, e che rischia di minare i già precari rapporti dentro la Giunta Crestini.

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“Il presidente del Consiglio – conclude l’articolo - in più di qualche occasione, speriamo solo per trascurata ignoranza, tralascia di far rispettare le regole, come il suo ruolo gli imporrebbe. E allora ecco che, per esempio, consente discussioni pubbliche su fatti personali; oppure lascia che si sforino di molto i tempi di intervento prestabiliti; o ancora, dimentica di inviare importanti documenti alle commissioni consiliari. Un comportamento tanto più inaccettabile, visto anche che per questa carica il presidente del Consiglio prende anche la discreta indennità mensile di oltre 1500 euro lordi. Ce lo dovremo tenere perché è stato il più votato? Così sostiene l’interessato”.

 
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Una vera e propria entrata a gamba tesa che ha subito trovato una risposta ferma, pungente e ragionata del diretto interessato. “Carissimo Roberto Sinibaldi scrive Calcagni - la ringrazio vivamente a lei e il direttore del giornale (Francesca Torino, ndr) per i continui articoli che pubblicate sulla mia persona. Però le volevo ricordare che il sottoscritto, a differenza di suo nipote (Marcello Loisi, staff del sindaco ndr), non ha vinto nessun concorso”.

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“Per entrare come amministratore nel comune di Rocca di Papa sono stato votato dai cittadini, che purtroppo per voi – aggiunge Calcagni - mi conoscono bene e sono consapevoli che la mia persona non è affatto come viene descritta da vostri articoli per niente veritieri, per quanto riguarda il mio ruolo di Presidente del Consiglio invece le puntualizzo che sono stato eletto all'unanimità da tutti i consiglieri dell'Assise, quindi continuo con il mio ruolo istituzionale che mi obbliga ad essere superpartes con tutti gli schieramenti politici presenti in aula”.

 

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“La capisco bene – conclude - però si ricordi io non mi piego al potere. La dignità. la correttezza e la trasparenza non è da tutti, ma io queste doti ereditate dai miei genitori non le perderò mai per nessun motivo distinti saluti”. Tanti i commenti a favore di Calcagni da parte di amici, cittadini e sostenitori.

Il presidente del Consiglio comunale tiene quindi la rotta e non cede neanche un metro. Il giochino del periodico dell’amministrazione, a quanto pare, è quello della delegittimazione del ruolo istituzionale ricoperto dal membro più votato dell’intera assise. Qualcuno sta scherzando col fuoco. La rottura definitiva è sempre più vicina?