COVID, Brusaferro (ISS): "Dati migliorano, massima attenzione su aggregazioni a Natale"

Pubblicato: Sabato, 28 Novembre 2020 - redazione attualità

Coronavirus, Brusaferro (Iss): "Mascherine chirurgiche non riutilizzabili:  efficaci massimo 6 ore"ROMA (attualità) - Locatelli dice no alla riapertura impianti sci

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I dati dell'epidemia migliorano, "ma non dobbiamo assolutamente rallentare le misure e rilassarci. Il sovraccarico è ancora alto in moltissime regioni".  Lo ha detto il Presidente  dell'Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, nel punto stampa al ministero sul Monitoraggio Regionale della Cabina di Regia.

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"La curva si appiattisce ma è ancora molto significativa - ha ribadito - e se non decresce molto rapidamente diventa un fattore critico. Bisogna continuare a ridurre drasticamente le interazioni fisiche e le occasioni di aggregazione". "Gli spostamenti per Natale? Con questi numeri è difficile pensare a spostamenti di massa. L'incidenza è ancora elevata e le prossime settimane sono molto critiche rispetto alle nostra capacità di rispettare il distanziamento ed evitare le aggregazioni ma se non lo facessimo il rischio è che i numeri ripartano" avverte Brusaferro.

"Tutte le regioni sono a rischio alto, ci sono regioni moderate in fase critica, e regioni moderate in uno scalino più basso. La velocità di trasmissione sta rallentando, questo grazie  alle misure prese. Questo non vuol dire che dobbiamo allentare le misure, che dobbiamo rilassarci perchè il numero dei nuovi casi è molto significativo, se non decresce  rapidamente diventa un fattore critico. Dieci regioni sono a rischio alto da diverse settimane, dobbiamo fare in modo che  rapidamente decrescono. Dobbiamo ridurre le interazioni,  rispettare le distanze e limitare al massimo nelle proprie abitazioni gli assembramenti" sottolinea ancora Brusaferro aggiungendo che "l'unico modo per ridurre i casi è di  avere un rt sotto l'1", ha aggiunto. 

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"Quasi tutte le regioni hanno messo in campo delle risorse tale per le quali oggi possiamo vedere una decrescita della probabilità di completa saturazione delle terapie intensive"  dice ancora Brusaferro. E spiega: "La curva dell'occupazione di posti letto nell'area medica e terapia intensiva si sta appiattendo. Tenere le terapie intensive per il Covid sotto il  30% vuol dire garantire il 70% restante per altre patologie". 

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 "Per la prima volta registriamo un andamento decrescente dei casi e questo conferma l'importanza delle misure. Deve servire solo come incentivo e motivazione per andare avanti in questa direzione. Ora è fra 11 e 12% la percentuali dei positivi sui tamponi ma servono ancora larghi margini di miglioramento. I decessi saranno gli ultimi a ridursi e intanto serve evitare un messaggio di allentamento dell'attenzione, in particolare per le regioni che passano a colori meno marcati, resti comportamento responsabile". Così il presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli.

Gli attuali numeri "non sono compatibili con l'apertura degli impianti sciistici", aggiunge, sottolineando che un messaggio forte "sono sicuro che lo daranno anche i Paesi Ue". Sul Capodanno avverte: "E' chiaro che quello che siamo abituati a vedere, con feste e assembramenti nelle piazze e nelle strade, è assolutamente inimmaginabile e incompatibile con la situazione epidemica. Questo va detto con assoluta chiarezza".