Castelli Romani, ambulanze bloccate al Pronto Soccorso del Noc. Da domani tutti a Velletri, Anzio e Frascati. Ore di attesa nei mezzi del 118

Pubblicato: Martedì, 10 Novembre 2020 - redazione attualità
ARICCIA (attualità) - Il Noc diventa struttura Covid Hospital per i casi importanti, lasciando aperto solo il punto nascita e l'ostetricia.
 
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Scene da film dell'orrore davanti all'Ospedale dei Castelli, proprio nel giorno in cui il dg Mostarda decide di destinare la sua "creatura" più prestigiosa in struttura Covid Hospital, lasciando aperto solo il punto nascita e l'ostetricia.
 
 

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La decisione è stata comunicata ai 21 sindaci del territorio della Asl Roma6 dallo stesso dg nel primo pomeriggio durante una lunga video conferenza tenuta dallo stesso dg.
 
"Tutto comunicato a cose già fatte, da quanto sappiamo - dice Cristian Di Veronica, consigliere comunale di Città Futura di Genzano - senza ascoltare le necessità o le criticità dei sindaci, le opinioni degli amministratori comunali del territorio. Mi risulta che ancora oggi davanti al pronto soccorso del Noc, da ieri sera e ancora nel pomeriggio ci sono tantissime ambulanze del 118 con pazienti covid e sospetti covid, dentro ai mezzi, in attesa di essere presi in carico dal pronto soccorso . Pronto Soccorso che da domani diventerà un semplice Punto di Primo Soccorso e quindi tutte le ambulanze del territorio si sposteranno in direzione dei Pronto Soccorso di Velletri, Anzio e Frascati.  Ospedali i due di Velletri e Frascati, come hanno detto in tanti addetti ai lavori, dove gli spazi sono minori, dentro e fuori, privi di parcheggi spaziosi, e le tac insufficienti e mal ridotte, c'è ne solo una di tac, mi riferiscono, e i posti letto sono ridotti al lumicino in tutti i reparti, anche quelli che verranno accorpati dal Noc al Colombo, come chirurgia, medicina e cardiologia ".
 

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Inoltre, in tanti sindaci, amministratori locali, addetti ai lavori, sindacalisti, cittadini, hanno fatto notare che le distanze nel caso di traumi e malori gravi e improvvisi saranno sicuramente maggiori da percorrere per raggiungere gli ospedali di Frascati, Anzio e Velletri, dove rimarranno gli unici 3 pronto soccorsi aperti per 21 comuni.
 
Al Posto di Primo Soccorso del Noc potranno accedere solo quelli in serio pericolo di vita identificati con il termine tecnico  "tempo dipendenti". Che significa, in pratica, che se vengono presi in pericolo di vita dal 118 o che si trovano vicino all'Ospedale dei Castelli, portati lì da qualcuno, troveranno all'ex Pronto Soccorso del Nuovo Ospedale dei Castelli una guardia medica e gli sarà data una prima assistenza, stabilizzati e trasferiti in seguito in altri ospedali.
 

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"Una ragazza di Lanuvio è da ieri sera bloccata in ambulanza con febbre alta, sospetta contagiata dal covid, e nel pomeriggio di oggi era ancora nell'ambulanza del 118 al Noc davanti al Pronto Soccorso ", ha detto il sindaco di Lanuvio Luigi Galieti, rimasto in contatto con la famiglia della giovane, che ha già un altro componente ricoverato per covid in ospedale. L'ambulanza di Cori da ieri sera ha trasportato una anziana positiva al coronavirus e con sintomi gravi, ed era ancora ferma in attesa oggi pomeriggio sempre al Noc.
 
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Così il territorio di Cori e paesi vicini, è rimasto senza mezzi emergenziali del soccorso e sono dovute andare ambulanze da Roma e da altri comuni dei Castelli e Litorale per le altre emergenze sanitarie e le varie chiamate al 118.
 
A Norma (Latina) un paziente grave ha richiesto il 118 ed è stato preso in carico dall'ambulanza di Lariano, ad oltre 50 km di distanza. Mentre per una grave caduta in casa a Genzano di una donna anziana è dovuta arrivare a sirene spiegate l'ambulanza da Roma Prenestino dopo circa un'ora dando un codice rosso al paziente.
 
" Situazione di grande caos ovunque, in tutti gli ospedali, vittime della scellerata gestione sanitaria del territorio,  -riprende il consigliere Di Veronica - sono i poveri operatori sanitari e la povera gente malata di covid e non. Malati costretti anche a dividersi per ore la lettiga di una ambulanza, dopo 10 e più ore di snervante attesa, come accaduto ad una coppia di coniugi settantenni (nelle foto) di Genzano oggi pomeriggio all'ormai "ex" Pronto Soccorso del Nuovo Ospedale dei Castelli. Sono scene non da terzo mondo, forse da quarto o quinto mondo ormai".
 
Altra brutta storia arriva da Ariccia ; " Mio padre, è stato sempre discretamente bene, nonostante fosse alla soglia dei 90 anni. Grande lavoratore, persona umile e paziente, forte e determinato - ha detto F.T - Non usciva più da casa da mesi, eppure dopo un ricovero in un ospedale privato di Albano, per dei problemi renali, è tornato a casa, dimesso dalla struttura in tempo di pandemia e dopo qualche giorno si è sentito male con il covid ed è morto al Nuovo Ospedale dei Castelli. Quando era entrato in ospedale non aveva il coronavirus, aveva fatto due tamponi, entrambi negativi, lo ha preso lì, mentre era ricoverato, in un reparto che nel frattempo era stato dedicato tutto al ricovero dei malati covid. Non ci possiamo fidare nemmeno più degli ospedali e il personale sanitario è allo stremo delle forze ".