Marino, Calcio | DF Academy: U14 Regionale vince all’esordio ma è di nuovo stop al campionato. Tuzi: “Nuovo fermo ha risvolti preoccupanti per i ragazzi”

Pubblicato: Lunedì, 26 Ottobre 2020 - Redazione sport

MARINO (calcio) - La vittoria per 1 – 4 in casa del Falasche, non può sopire la cocente delusione per il nuovo stop imposto dal governo al calcio dilettantistico 

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Esordio dolceamaro per l’Under 14 Regionale della DF Academy. La vittoria per 1 – 4 in casa del Falasche, non può sopire la cocente delusione per il nuovo stop imposto dal governo al calcio dilettantistico per l’emergenza Covid-19. Il tecnico Roberto Tuzi ha fatto il punto della situazione.

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“È stata una bella vittoria! I ragazzi erano molto tesi ed emozionati, non vedevano l'ora di giocare e quindi ne è venuta fuori una partita un po' frenetica. Aspetto che fa parte del processo di crescita – commenta l’allenatore della DF Academy - Personalmente sono contento dell'impegno di ognuno di loro e della voglia che hanno di giocare a calcio. Abbiamo battuto una buona squadra creando anche molte occasioni. Un ottimo risultato ma dobbiamo migliorare sotto diversi aspetti”.

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Roberto Tuzi si è anche soffermato sul processo di crescita intrapreso dalla squadra: “I ragazzi sono nella fase di apprendimento, siamo partiti a luglio che non avevamo una rosa definita con meno di dieci elementi. Si sono aggiunti gradualmente dei ragazzi e ora siamo un gruppo quasi completo. Fisicamente stanno crescendo, sono nella fase dello sviluppo, pertanto ogni mese hanno un incremento. Il nostro preparatore atletico Bernoni e il mister Passeri fanno un lavoro straordinario a livello individuale su ognuno di loro”.

Il tecnico della DF Academy è poi intervenuto sui nuovi stop imposti al calcio dilettantistico regionale, che prevedono il fermo dei campionati.

“Credo che lo sport sia fondamentale nella crescita di ogni ragazzo, pertanto non può e non deve essere considerato non essenziale – commenta Roberto Tuzi - La scuola e lo sport devono andare di pari passo nella crescita dei nostri giovani, altrimenti cresceremo una generazione di ragazzi sovrappeso che passano le giornate annoiati tra snack e videogames. Ci piacerebbe continuare a giocare nel rispetto delle regole e delle norme previste. Sono convinto che rispettando i protocolli, soprattutto nello spogliatoio e nelle tribune, si potrebbe andare avanti. Parliamo di ventidue ragazzi distribuiti in cento metri all'aria aperta in continuo movimento. Ritengo che lasciare di nuovo un ragazzo a casa avrebbe dei risvolti psicologici devastanti, con il rischio che qualcuno possa smettere di giocare, senza considerare che molte società hanno investito nei dilettanti e che molte persone vivono di sport”.

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