“Pacta servanda sunt”. Cecchini colpisce ancora. La Fontana di Trevi diventa di nuovo rossa - VIDEO

Pubblicato: Giovedì, 26 Ottobre 2017 - Fabrizio Giusti

ROMA (attualità) - A dieci anni dalla storica performance, l'artista lancia un nuovo segnale per 'svegliare Roma'

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Lo ha fatto di nuovo. Dieci anni dopo. Ancora una volta l'acqua della Fontana di Trevi, a Roma, si è colorata di rosso. L’artista Graziano Cecchini, oggi come allora, è riuscito a eludere i controlli in piazza e a rovesciare all'interno della fontana un colorante rosso contenuto in una latta,

L'accesso alla Fontana di Trevi è stato interdetto da parte dei vigili urbani. Centinaia di turisti, incuriositi dal colore della fontana, ne hanno approfittato per scattare foto e selfie mentre gli Agenti della Polizia Locale hanno apposto i nastri per vietare l'accesso all'area. Cecchini è stato immediatamente fermato dagli uomini del Comando Trevi. Aveva addosso una maglia con su scritto: "Pacta servanda sunt" (I patti devono essere osservati) 

 
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“Dieci anni sono passati dalla prima Fontana di Trevi e in dieci anni poche cose sono cambiate – scrive in una nota - molte delle quali in peggio. Io ho sempre creduto nelle forme di arte che emozionano e comunicano stupore, sentimento, reazione. Oggi Roma ha bisogno di reagire, di svegliarsi da questo falso torpore e gridare “Non ci sto più!”.

“Roma è sempre stata lo specchio del Paese – continua - e oggi Roma è spenta, addormentata in mezzo alla sua sporcizia e la sua corruzione… ci si abitua a tutto ed è quello che vogliono: farci assuefare poco a poco al peggio, per non farci più ascoltare il rumore delle proteste di chi non ha voce. Un anno fa assistevamo alle promesse dei politici alle zone terremotate, oggi nessuno risponde alle popolazioni in difficoltà.

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“Non possiamo rimanere in silenzio, io non potevo rimanere in silenzio – continua Cecchini -  a 10 anni di distanza ripeto la mia performance per tentare di scuotere gli animi, accetto il rischio di alzare la voce io per tutti coloro che pensano che “non serve più”, “non serve a nulla”. Fontana di Trevi torna a tingersi di rosso – in piena e assoluta sicurezza del monumento - per gridare che Roma non è morta, che è viva e che è pronta a tornare ad essere la Capitale dell’Arte, della Vita, della Rinascita”.

“In 10 anni – conclude - l’immagine di Fontana di Trevi con le acque dipinte di rosso ha fatto il giro del mondo ha fatto discutere e, sorpassata l’idea del “vandalismo”, è stata finalmente compresa la forza del messaggio che univa – e unisce - Arte, Comunicazione e Azione Sociale. Pacta servanda sunt”.

 

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A Cecchini è stata contestata per ora la violazione amministrativa, ma secondo la municipale bisogna attendere l'esito delle verifiche della Soprintendenza per conoscere eventuali danni alla fontana. Già dieci anni fa l'artista usò una tinta che non arrecò alcun problema al sito turistico. Anche oggi il procedimento è stato il medesimo.

Immediate le polemiche sulla sicurezza, visto che il monumento dovrebbe essere tra i più protetti in un clima di terrorismo internazionale. 

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