Genzano, Luca Guadagnini sempre attivo per la solidarietà e lo spettacolo. Grande successo per il suo ultimo brano "Sara e i suoi simili".

Pubblicato: Martedì, 13 Ottobre 2020 - redazione attualità
 
  • GENZANO (attualità) - Intervista all'autore e musicista
     
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    Un affettuoso "bentrovato" al cantante musicista Luca Guadagnini è arrivato da parte dei suoi numerosi fan sulle sue pagine social. Soprattutto da quando quest'estate con il suo nuovo brano "SARA ED I SUOI SIMILI", uscito da pochi mesi, ha avuto un grande successo di critica e di ascolto sul web.
     
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    "SARA ED I SUOI SIMILI - dice l'artista - è un brano fresco e frizzante, dopo la mia titubanza iniziale, dovuta al fatto che rappresenta uno stile diverso dal mio solito, adesso posso dire che è stato un esperimento che ha dato tanta soddisfazione a me ed alla mia band, ad oggi siamo a circa 130.000 ascolti su Spotify e nelle radio dove è stato trasmesso, ha avuto un grande riscontro di pubblico e di apprezzamento da parte dei miei ammiratori "

    Il tuo modo di scrivere ed anche di presentarti al pubblico ti ha sempre contraddistinto: una solidità di valori, unita ad una grande semplicità e creatività, cosa pensi dell'attuale panorama musicale?
     
    "E' un momento difficile per tutti gli artisti, oggi ogni brano musicale viene consumato in fretta e questa velocità va sicuramente a scapito della ricerca che è tipica di noi cantautori e dei tempi che essa implica, è difficile rimanere coerenti e non snaturalizzarsi in un contesto così consumistico e veloce. Ma ho sempre sostenuto che la coerenza del messaggio che contraddistingue un cantautore, a lungo andare paga sempre. Vedi ad esempio molti cantanti famosi, come Francesco Gabbani, Marco Masini, Massimo Ranieri, Al Bano e molti altri recenti e del passato, che con il loro stile fanno sempre grandi ascolti".
     

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    Qualche tempo fa hai definito simpaticamente i ragazzi di oggi come "apolidi musicali", come si può proteggere il talento dalle leggi del mercato del settore musicale odierno?
     
    "Il problema attuale non è tanto la questione dei gusti musicali dei ragazzi di oggi, anche perchè io ho sempre creduto nel messaggio universale della musica, il problema sta nel sistema stesso, non è più il pubblico a decretare il successo dell'artista ma le lobbies che sono dietro all'artista stesso e che spesso impediscono l'emergere di chi non ha queste protezioni.
     
    Mi permetto di citare Massimo Bonelli, noto produttore discografico, nel suo bellissimo libro LA MUSICA ATTUALE (ROI edizioni) dice che spesso ciò che contraddistingue un artista è soprattutto la perseveranza nel raggiungere l'obiettivo. Molto spesso però, di fronte alle numerose porte chiuse, la perseveranza rischia di venire meno e parlo soprattutto per i giovani che vogliono approcciarsi a questo mondo".
     
    D) Hai un nuovo progetto in ballo per il prossimo futuro in questi tempi di pandemia ?
     
    "Voglio essere sincero, sogno Sanremo, il palco dell' Ariston è una magnifica vetrina che per un cantautore come me, che da circa 20 anni lavora nel settore, significherebbe il coronamento di una carriera, proprio per Sanremo sto completando un nuovo brano insieme alla mia inseparabile band e oltre la mano preziosa dei miei compagni della band mi sto avvalendo della preziosa collaborazione del maestro Adriano Pennino. Sempre nella speranza che questa porta si apra, ma ci stiamo lavorando".
     
     Per concludere, puoi anticiparci qualcosa riguardo l'edizione di Rock per un bambino 2021, questa bellissima kermesse musicale dedicata a tua figlia Aurora i cui proventi sono devoluti all'OSPEDALE BAMBIN GESU' di Roma?
     
    "Quest'anno a causa della pandemia non abbiamo potuto organizzare la manifestazione, al PalaCesaroni, come gli scorsi 11 anni, proprio per questo io e mia moglie Genni, stiamo pensando ad un evento ancora più speciale del solito, vogliamo fare una sorpresa a chi ci segue ed a tutti coloro che vorranno partecipare e sostenerci. Che renderemo nota nei prossimi mesi, augurandoci tutti che questo momento, così impegnativo, così tragico, passi in fretta, quello che possiamo fare noi artisti è regalare la nostra musica per far sognare e ricordare la nostra piccola Aurora deceduta nel 2009 per un cancro infantile a meno di due anni di età".
     
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