Anche gli intellettuali contro la re-intitolazione della biblioteca e della sala consiliare di Ciampino, primi firmatari Meacci e Serafini

Pubblicato: Domenica, 04 Ottobre 2020 - Redazione attualità

CIAMPINO (politica) - Fa discutere la proposta del consigliere delegato Di Luca 

ilmamilio.it 

Pubblichiamo la lettera di artisti, scrittori e intellettuali che hanno scritto una lettera aperta all’amministrazione comunale di Ciampino contro la re-intitolazione della biblioteca comunalePier Paolo Pasolini” e della sala consiliarePietro Nenni”. La missiva è stata diffusa sui social da Valentina Rovacchi, cittadina di Ciampino che ha lavorato presso la biblioteca comunale “Pier Paolo Pasolini” sino al 2009.

“Abbiamo saputo - le voci che nel nostro tempo dilagano per via social - che la settimana passata nel corso di una riunione del Comitato della Biblioteca “Pier Paolo Pasolini” di Ciampino: il delegato alla cultura del Comune ha ventilato le idee, tra l’altro, di cambiare nome alla Biblioteca e di cedere lo storico spazio della Galleria D’AC a un privato.
Ora: è vero che non ci risultano in questo momento iniziate le trafile burocratiche per rendere concrete queste proposte.
E però è vero anche che bisogna intervenire sùbito quando ci si trova di fronte a progetti dannosi per la comunità.

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Cedere l’ex D’AC significherebbe perdere uno spazio pubblico significativo per le attività culturali cittadine; cambiare il nome alla Sala Consiliare “Pietro Nenni” (altra proposta fatta dal delegato durante la riunione) avrebbe un valore esclusivamente strumentale; manifestandosi per quello che è: un attacco alle radici antifasciste della nostra storia repubblicana.
Togliere alla Biblioteca Comunale di Ciampino il segno distintivo di Pier Paolo Pasolini - che oltre a essere uno dei più grandi poeti scrittori e cineasti di sempre: a Ciampino ha anche insegnato - di là dalla mortificazione dell’intelligenza che una proposta simile comporta: prima ancora che un oltraggio antidemocratico sarebbe un gesto antiestetico.
Il nome di Pier Paolo Pasolini è troppo luminoso per essere offuscato dalle ombre di certa politica contemporanea. Lui e la sua opera si difendono da sole; forse invece la Biblioteca di Ciampino che porta il suo nome ha bisogno di una qualche difesa pubblica immediata.
Per questo, vorremmo dissuadere i portavoce di queste iniziative fin dall’inizio.
Sperando peraltro in una prossima smentita; in modo da poter catalogare questa stessa serie di proposte peregrine tra gl’incubi minori della ragione.

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Giordano Meacci e Francesca Serafini

Firmano con loro:
Andrea Bozzo, Benedetta Brevini, Mattia Carratello, Ilide Carmignani, Gaja Cenciarelli, Teresa Ciabatti, Silvia D’Amico, Umberto D’Angelo, Valeria Della Valle, Diego De Silva, Claudia Durastanti, Cristina Faloci, Riccardo Falcinelli, Anna Foglietta, Helena Janeczek, Fabio Geda, Dori Ghezzi, Giorgio Gianotto, Fabio Giglioni, Alessandro Grazioli, Loredana Lipperini, Giacomo Lopez, Maria Giovanna Luini, Luca Marinelli, Valerio Mastandrea, Flavia Mastrella, Eros Miari, Lucio Pellegrini, Stefano Petrocchi, Lucilla Pizzoli, Stefania Podda, Danilo Poggiogalli, Alessia Polli, Marco Ponti, Antonio Rezza, Alessio Ricci, Lucia Sorbera, Annamaria Testa, Giorgio Vasta, Sandro Veronesi”.

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