STORIE - Ardea, la città che rinasce dalle sue ceneri

Pubblicato: Sabato, 19 Settembre 2020 - Giulia Bertotto

ARDEA (attualità) - La sua fondazione è invece legata alle vicende di Enea, l'eroe protagonista dell'Eneide, e al suo sbarco sulle coste del Lazio, con la nascita di Roma

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Ardea, oggi 49.705 abitanti, sorge su una rocca tufacea, la quale testimonia la sua origine geologica, prima emersa dalle profondità marine, e in seguito stratificata grazie alle numerose eruzioni del Vulcano dei Colli Albani. Per questo il suo terreno ebbe bisogno di diversi interventi di bonifica. Nacque come insediamento agricolo, divenne agglomerato urbano, grazie agli scambi commerciali floridi con Latini, Volsci ed Etruschi. Importante il questo contesto fu il porto del fiume Incastro che fece da crocevia. Da questa posizione felice sul mediterraneo derivò il ricco artigianato.

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La sua fondazione è invece legata alle vicende di Enea, l'eroe protagonista dell'Eneide, e al suo sbarco sulle coste del Lazio, con la nascita di Roma.

Secondo quanto racconta lo storico Dionigi di Alicarnasso, la città ha origine da Ardeas, figlio di Ulisse e della maga Circe. Era una città latina fiorente, e così la trovò Enea quando sbarcò in Italia.

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Secondo il poeta Ovidio l'origine del suo nome deriva dall'alzarsi in volo di un airone cinerino, il cui nome è appunto ardea cinerea. Enea infatti, dopo aver sconfitto il re Turno, incendiò e distrusse la città.

Così descrive Ovidio la tragica rovina.“Turno muore. Ardea cade con lui, città fiorente finché visse il suo re. Morto Turno, il fuoc dei troiani la invade e le sue torri brucia e le dorate travi. Ma, poi che tutto crollò disfatto ed arso, dalle macerie un uccello, si alza in volo improvvisamente e battendo le ali si scuote di dosso la cnere”, (Metaforfosi XV). Impossibile non pensare al simbolo della fenice, che rinasce dalle sue ceneri. Simbolo della rigenerazione che trova energia dalla distruzione, venerata già dagli antichi egizi.

Per questo ancora oggi lo stemma del comune raffigura lo splendido volatile migratore ad ali spiegate, su un vivido sfondo rosso (Fenice significa “rosso porpora”).

Il condottiero Marco Furio Camillo nel 391, per acuse tuttora non chiare, fu costretto in esilio ad Ardea. In età repubblicana e imperiale vi venivano deportati prigionieri politici.

Tra i monumenti e i luoghi d'interesse da visitare oggi la chiesa di Santa Marina, dove ci sarebbe la grotta in cui si ritirò la donna eremita e la chiesa di San Pietro Apostolo, in stile romanico.

Per quanto riguarda le opere militari, la prima antica fortificazione della città rappresenta uno degli aggeri antichi meglio conservati. Ossia un antico tipo di argine.

Tante le sorprese di questa città sul litorale, che ha saputo sempre spiccare il volo dalle sue crisi e difficoltà.

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