Grottaferrata, PTPG e Urbanistica: una lettera aperta al consiglio comunale

GROTTAFERRATA (attualità) - Un cittadino indirizza ai consiglieri una interessante riflessione generale

ilmamilio.it

Riceviamo e pubblichiamo:

"Nella riunione del prossimo Consiglio comunale, verrà discussa una importante mozione sul recepimento del PTPG, Piano Territoriale Provinciale Generale.

La mozione è frutto del tavolo di lavoro “Urbanistica partecipata”, di FareRete Grottaferrata, documento per il quale mi pregio di aver dato impulso e di aver collaborato alla sua stesura, coerentemente con il mio impegno di opposizione extra consiliare che ormai ho intrapreso da oltre un anno. Come molti di voi sapranno, pur non essendo un tecnico, ho cercato in questi anni di approfondire queste tematiche, ben conscio che l’urbanistica ed il governo del territorio sono strumenti imprescindibili ai fini di una concreta ed efficace preservazione dei luoghi e dell’ambiente del nostro Comune, pertanto, vorrei con questa mia, a Voi tutti Consiglieri cortesemente indirizzata, fornire alcuni spunti di riflessione ed approfondimento in vista della votazione prevista.

Cominciamo col dire che il recepimento del PTPG garantirebbe il corretto adeguamento di tutti gli strumenti urbanistici previgenti, sulla base delle disposizioni di un Ente sovraordinato, la Città Metropolitana di Roma, a cui il comune di Grottaferrata avrebbe già dovuto adempiere da circa 8 anni, inoltre obbligherà sia l’attuale che le future Amministrazioni ad utilizzare il PUCG (Piano Urbanistico Comunale Generale) quale unico strumento per la nuova pianificazione, scongiurando eventuali ipotesi di Variante Generale o Variante di Adeguamento dell’attuale PRG, strumento ormai obsoleto che ha posto e pone spesso in pericolo un equilibrato sviluppo del territorio a scapito della tutela e conservazione dell’ambiente.

Oltre all’adeguamento degli strumenti previgenti, recepire il PTPG consentirà di avere il corretto dimensionamento del nuovo piano regolatore, che Grottaferrata, pur con notevoli ritardi, si sta accingendo a realizzare, visto anche l’ennesimo studio commissionato dall’Amministrazione sulla Rigenerazione Urbana in adempimento alla Legge Regionale N.7/2017.

Gli aspetti legati al dimensionamento del nuovo Piano sono molteplici e cercherò di sintetizzarli brevemente suddividendoli per categorie.

Aspetti ambientali:

Come avrete già avuto modo di leggere, grazie al PTPG si dovranno rispettare 2 tabelle, una relativa al consumo di suolo e un’altra relativa agli standard urbanistici minimi. La prima impone di non superare il 30% di consumo di suolo totale e la seconda di non superare i 150mq/abitante, limiti che purtroppo noi abbiamo già raggiunto e superato e che quindi indirizzeranno verso un Piano Regolatore a Consumo Zero di Suolo, unica condizione per attuare realmente una rigenerazione e riqualificazione di tutto l’edificato esistente, mirata soprattutto all’adeguamento sismico ed efficientamento energetico. Inoltre, il recepimento consentirà l’inserimento, ove possibile, dei nuclei di edilizia spontanea all'interno del nuovo Piano e sarà un fondamentale strumento di salvaguardia del suolo libero rimasto.

Aspetti costituzionali:

Nel calcolo del dimensionamento si dovrà tenere conto dell’incremento demografico degli ultimi 10 anni, pianificando quindi solo sulla base delle reali necessità abitative. Potrebbe sembrare una forzatura, ma ciò persegue due fondamentali diritti sanciti dalla Costituzione, il diritto alla famiglia e il diritto alla casa, impedendo la realizzazione di zone di espansione edilizia a fini speculativi, insomma, costruire meno, ma costruire per tutti.

Aspetti economici/imprenditoriali:

È bene sottolineare che il principio del consumo zero di suolo è l’unico vero provvedimento in grado di rilanciare il mercato edilizio della nostra città.

Credo molti di voi avranno notato come in questi ultimi 15/20 anni l’intero patrimonio immobiliare abbia subito una pesante svalutazione. Questo non è solo causa di una crisi globale del settore, ma anche di due ulteriori motivi. Il primo è che si è costruito troppo, aumentando a dismisura l’offerta a fronte di una richiesta che negli anni è rimasta sostanzialmente invariata. Il secondo è la conseguente diminuzione degli standard urbanistici. Ad un incremento del carico antropico e del traffico veicolare, le infrastrutture i servizi e la viabilità sono rimaste praticamente le stesse, rendendo quindi la nostra cittadina meno vivibile e attrattiva di quanto non fosse qualche decennio fa, pur mantenendo una bellezza ed un fascino che dobbiamo difendere strenuamente. Il recepimento del PTPG è sicuramente un importante passo in questa direzione.

Concludo ringraziando tutti coloro che avranno avuto la pazienza di leggere fin qui precisando che non intendo condizionare le scelte di nessuno, sono peraltro certo che ognuno di Voi voterà secondo coscienza e nel pieno rispetto dei principi e dei programmi con cui è stato eletto, ma come ho già scritto nell’introduzione, lo scopo principale è quello di offrire spunti di riflessione che spero siano stati esposti con chiarezza.

Permettetemi però di dire che questa per Grottaferrata rappresenta una occasione storica e simbolica, sarebbe infatti il primo provvedimento urbanistico concretamente mirato alla salvaguardia e la tutela del territorio, dopo decenni di atti sostanzialmente volti al mero sfruttamento, spero se ne comprenda l’importanza e non si perda l’occasione,

cordialmente

Giancarlo Della Monica

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