Ariccia, riapre Parco Chigi

Pubblicato: Mercoledì, 05 Agosto 2020 - Redazione attualità

ARICCIA (attualità) - È stato ripristinato il percorso storico che comprende la visita alle Neviere, al piazzale del Mascherone, fino alla zona sotto il Ponte Monumentale

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Sabato 8 agosto, dopo i danni causati nell’autunno dello scorso anno da violenti eventi metereologici e la mancanza di manutenzioni, aggravate dall’emergenza Covid, riapre al pubblico il Parco Chigi di Ariccia: un contesto paesistico di enorme valore ambientale e storico-archeologico, probabilmente il più rilevante ecosistema dei Castelli Romani.

Il Parco infatti, oltre a conservare la vegetazione originaria dei Colli Albani, ospita percorsi naturalistici, fontane e manufatti costruiti dai Savelli e dai Chigi, in parte progettati da Bernini e Carlo Fontana, che anticipano il cosiddetto giardino paesistico o romantico.

Artisti, poeti e letterati per secoli lo hanno esaltato e descritto come un luogo incantato e incontaminato: da Ovidio e Virgilio, a Goethe, Stendhal e D’Annunzio, da Turner, ad Hackert, Corot e Ivanov.

 

È stato ripristinato il percorso storico che comprende la visita alle Neviere, al piazzale del Mascherone, fino alla zona sotto il Ponte Monumentale.

Infatti negli anni precedenti era fruibile esclusivamente una parte limitata, costituita dal giardino fino all’Uccelliera, dopo che violenti nubifragi avevano creato danni enormi, causati dall’irreggimentazione forzata delle acque meteoriche provenienti dalle zone a monte e il loro convogliamento nel parco.

La violenza delle acque aveva scavato lungo i percorsi dei veri e propri fossi, mescolando il tracciato dell’acqua delle sorgenti con quello delle acque meteoriche, distruggendo due stagni che erano stati sistemati in precedenza e interrando il laghetto sotto il Ponte Monumentale, ubicato nel luogo ove sorgeva l’antica “peschiera” distrutta dal crollo del ponte nel 1944. Le fontane del mascherone non portavano più l’acqua proveniente dalle sorgenti che si era dispersa. Alcuni alberi erano caduti impedendo la percorribilità interna del canalone.

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Gli interventi sono stati coordinati dal Conservatore di Palazzo Chigi, arch. Francesco Petrucci, su impulso del dirigente Area I Claudio Fortini. Alcuni lavori di manutenzione sono stati eseguiti dagli operai comunali. L’azione principale è stata svolta dall’Ekoclub International onlus, gruppo Guardie zoofile, che hanno operato a puro titolo di volontariato, senza costi per la comunità, ripristinando i percorsi, liberati da erbacce ed infestanti, rialimentando le fontane e mettendo in sicurezza varie zone.

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Coordinati dal presidente Paolo Mammarella, sono intervenuti lavorando da circa un mese i volontari Luciano Ercolani, Vitaliano Fusco, Gabriele Grassi, Bruno Magliocchetti, Mario Romagnoli e Bernardo .  

L’associazione Amici di Palazzo Chigi presieduta da Maria Rosaria Cammarano, che collabora da 20 anni con il museo di Palazzo Chigi, parteciperà alla riapertura con la sorveglianza dei percorsi tramite i numerosi giovani e volontari dell’associazione. L’ingresso al parco avverrà attraverso la biglietteria di Palazzo Chigi.