Roma, Tiburtino III: omicidio nella notte. Carabinieri fermano il presunto autore

Pubblicato: Lunedì, 22 Giugno 2020 - redazione attualità

 

21enne alla guida di notte: vede i carabinieri e cambia strada ...ROMA – Tunisino ucciso nella notte

ilmamilio.it - nota stampa del Comando Careabinieri

Nella notte, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Montesacro hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto un cittadino albanese di 41 anni, incensurato, con l’accusa di omicidio aggravato.

L’uomo, intorno alle 23:00 di ieri, in largo del Badile, zona Tiburtino III, al culmine di una discussione sorta per futili motivi con un suo conoscente – un cittadino tunisino di 33 anni, già conosciuto alle forze dell’ordine – in un eccesso di rabbia aggravata dallo stato di ebbrezza alcolica, avrebbe colpito più volte, con un’arma da taglio, il suo contendente, procurandogli delle gravissime ferite al torace e alla testa, risultate letali.

Subito dopo l’omicidio, il 41enne si sarebbe allontanato dal posto.

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A seguito dell’attivazione da parte del personale sanitario che ha tentato – invano - di soccorrere la vittima, sul luogo del delitto sono intervenuti i Carabinieri della VII Sezione del Nucleo Investigativo di Roma per i rilievi tecnici, mentre i militari del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Montesacro hanno immediatamente avviato un’attività d’indagine che ha portato, nella notte, all’identificazione del presunto responsabile.

Il 33enne è stato rintracciato dai Carabinieri mentre camminava, apparentemente senza meta, lungo la via Tiburtina.

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Al momento del fermo, il cittadino albanese si era disfatto sia dei vestiti indossati durante l’aggressione, sia dell’arma utilizzata: sono ancora in corso i sopralluoghi dei Carabinieri finalizzati al rinvenimento dell’arma.

La maglia, ancora sporca di sangue, è stata, invece, trovata dai militari in un cassonetto dell’immondizia.

In caserma, durante l’interrogatorio, l’uomo ha ammesso le proprie responsabilità in merito all’omicidio e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato portato nel carcere di Regina Coeli.

La salma del cittadino tunisino è stata trasportata all’Istituto di Medicina Legale del “Verano” per il successivo esame autoptico.