Frascati, Aksana Danilcyk inaugura la collana internazionale di Controluce con “Il canto del ghiaccio”

Pubblicato: Giovedì, 11 Giugno 2020 - Luca Priori

FRASCATI (attualità) - La silloge "Il canto del ghiaccio" è stata prefata da Aldo Onorati

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L'editrice castellana (ma ormai a raggio ampio di azione) "Controluce", diretta da Armando Guidoni, ha aperto una Collana Internazionale che fa dei Castelli Romani un centro di smistamento culturale di grande interesse.

Ha inaugurato la collana la poetessa bielorussa Aksana Danilcyk, con la silloge "Il canto del ghiaccio", prefata da Aldo Onorati, il quale continua nella sua attività di divulgatore intellettuale, ed il nostro ampio territorio gli deve molto su questo punto, avendo egli portato la nostra identità culturale nel mondo e i grandi autori stranieri da noi (ad es. George Popescu, romeno, traduttore di Moravia e Montale; Han Hyeong Kon, uno dei massimi dantisti d'Oriente, il primo ad aver tradotto la "Divina Commedia" in coreano direttamente dalla nostra lingua; Francisco Bendezù Prieto, il poeta peruviano più volte finalista al Nobel; Solange de Bressieux, una delle dannunziste più autorevoli della Francia etc). Bene. Anche Aksana Danilcyk è un'italianista nota, avendo tradotto il carme "Sepolcri" di Foscolo nella sua lingua, e le tragedie di Vittorio Alfieri etc.

La sua poesia, come è detto in prefazione, ha un'atmosfera mediterranea, anche se proviene da radici orientali e nordiche. La raccolta riporta le liriche anche in lingua madre. C'è un senso onirico delle cose, e nello stesso tempo reale: pieno di metafore illuminanti, le immagini si sommano a una catena di riflessioni simboliche sull'esistenza umana e si distinguono per l'estetica originale di una ricerca formale assai raffinata. Aksana risiede a Minsk, è Dottoressa di ricerca in letteratura bielorussa e straniera. Ha al suo attivo molte raccolte poetiche, fra cui "La ragnatela sull'uva spina" e "Il sogno che non si può proibire".