Mattarella: "Walter Tobagi, giornalista libero che indagava la realtà"

Pubblicato: Giovedì, 28 Maggio 2020 - redazione attualità

Frasi di Walter TobagiROMA (attualità) - Il Presidente della Repubblica ricorda il giornalista a 40 anni dalla sua uccisione da parte di un commando di terroristi

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Walter Tobagi, giornalista,  fu assassinato in un attentato terroristico perpetrato dalla Brigata XXVIII marzo, gruppo terroristico di estrema sinistra. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a 40 anni dalla sua morte, lo ha ricordato in una lettera al 'Corriere della Sera'.

"Walter Tobagi fu ucciso barbaramente perche' rappresentava cio' che i brigatisti negavano e volevano cancellare. Era un giornalista libero, che indagava la realta' oltre stereotipi e pregiudizi, e i terroristi non tolleravano narrazioni diverse da quelle del loro schematismo ideologico. Era un democratico, un riformatore, e questo risultava insopportabile al fanatismo estremista. Era un uomo coraggioso che sentiva il dovere di difendere i valori costituzionali: proprio questa sua coerenza lo ha portato a esporsi e a divenire bersaglio di una violenza la cui disumanita' non si attenua con il passare degli anni", afferma il Capo di Stato.

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"Tobagi e' morto giovanissimo- aggiunge il Capo dello stato-. A trentatre' anni aveva gia' dimostrato straordinarie capacita', era leader sindacale dei giornalisti lombardi, aveva al suo attivo studi, saggi storici, indagini di carattere sociale e culturale. È stato ucciso in quei mesi, in cui altri uomini dello Stato, altri eroi civili, cadevano a Milano e in tutta Italia per fedelta' a quei principi di convivenza che la mitologia rivoluzionaria, le trame eversive, le organizzazioni criminali di diversa natura volevano colpire". "A quarant'anni da quel 28 maggio 1980- prosegue-, desidero anzitutto esprimere i miei sentimenti di vicinanza alla famiglia Tobagi. Costretta a sopportare il dolore piu' grande, ha contribuito, con forza e dignita', a tenere viva quella testimonianza". "Per il suo giornale Walter Tobagi e' piu' di un simbolo- dice ancora Mattarella-: e' esempio di un giornalismo libero, che non si piega davanti alla minaccia, che non rinuncia allo spirito critico nel raccontare la realta', che vive nel pluralismo. Questo giorno di memoria e' importante per il «Corriere della Sera», che ha avuto in Tobagi una delle sue firme piu' prestigiose, e lo e' per tutta la stampa italiana: la societa' e' cambiata in questi decenni, ma la sfida della liberta', dell'autonomia, dell'autorevolezza della professione giornalistica e' sempre vitale. Il desiderio di scavare nella realta' per portare alla luce elementi nascosti, oltre a essere buon giornalismo, aiuta anche a trovare semi di speranza. Di questo abbiamo bisogno". 

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