Il Sicupp: "Emergenza Covid e isolamento hanno lasciato disagi anche nei bambini"

Pubblicato: Mercoledì, 20 Maggio 2020 - redazione attualità

COVIDBAMBINI-MAMILIO.JPGROMA (attualità) - Le ripercussioni del lockdown e della Fase 2

ilmamilio.it

"Il 98% dei pediatri di famiglia segnala un aumento di comportamenti problematici nei bambini. Nel 20% dei casi e' visibile in tutte le eta', nel restante 80% solo in preadolescenti e adolescenti". A dirlo e' Flavia Ceschin, vicepresidente della Societa' italiana delle cure primarie pediatriche (Sicupp), che ha lanciato una indagine tra i suoi 2.000 iscritti.

"È una survey che parte da chi ha avuto sempre gli ambulatori aperti durante l'emergenza Covid- fa sapere Ceschin- da chi ha risposto alle telefonate dei genitori preoccupati da alcuni comportamenti mai notati prima nei figli". I papa' e le mamme "ci raccontano che i piu' piccoli sono impauriti o 'appiccicosi', qualcuno manifesta in modo drammatico comportamenti di collera con urla, scoppi di rabbia e aggressivita' verso oggetti e persone ma anche verso se' stessi. Altri hanno episodi di pianto inconsolabile con una continua richiesta di attenzioni, inappetenza, perdita di interesse per i giochi tradizionali e frequentemente- aggiunge la pediatra- sono riferiti disturbi del sonno con risvegli notturni o incubi che spesso regrediscono col co-sleeping.

La sintomatologia riferita nei piu' grandi, invece, comprende in modo preponderante le manifestazioni di collera, aggressivita' verbale, disturbi psicosomatici come 'mal di testa e mal di pancia', tristezza, ansia, bassa autostima, difficolta' di concentrazione e attenzione durante le attivita' scolastiche on line e rifiuto di fare i compiti anche in ragazzi che fino a quel momento non avevano presentato difficolta' scolastiche", fa sapere Ceschin. La domanda che la vicepresidente della Sicupp pone e' se "il vissuto dei bambini con la sintomatologia precedentemente descritta possa rientrare all'interno dei disturbi post traumatici da stress.

todis montecompatri banner ilmamilio

Abbiamo il compito di aiutare i genitori a comprendere cosa sta succedendo, per evitare in alcuni casi lo sviluppo di questo tipo di disturbi. Innanzitutto dobbiamo intercettarli sul territorio- prosegue Ceschin- e per farlo dobbiamo riorganizzare le telefonate e stimolare i genitori a non minimizzare". Sono tante le cause che possono scatenare i disturbi da stress post traumatico: "La quarantena, la scolarizzazione molto difficile con il computer o lo smartphone, la rinuncia del contatto con i compagni". Infine l'infodemia: "Problematica e' stata l'eccessiva esposizione mediatica che i bambini hanno avvertito. Qualcuno ha vissuto dei lutti, per non dimenticare le famiglie con difficolta' economiche. Come pediatri Sicupp vogliamo lanciare un messaggio: i problemi sono a 360 gradi e dovremo avere gli occhi ben aperti. Dovremo stare piu' vicini ai genitori e sostenerli perche' la prima risorsa del bambino e' il genitore. Un genitore sereno, perche' sostenuto, riesce a contenere meglio il figlio". La Sicupp sta sviluppando un questionario rivolto esclusivamente ai genitori. "Possiamo raggiungerne un gran numero- conclude Ceschin- e spero che rispondano". (DIRE)

gierreauto200513