Marino: 85 positivi e 18 morti per Covid dall’inizio della pandemia. Colizza: “Tutto sotto controllo”

Pubblicato: Venerdì, 01 Maggio 2020 - Redazione attualità

Marino, Colizza risponde a Libanori, Volpi e Proietti: "Una ...MARINO (attualità) - “Approfondiamo i numeri di contagiati, domiciliati, guariti e morti in questa emergenza così da evitare il proliferare di approssimazioni e conclusioni superficiali”

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Con questa affermazione il Sindaco di Marino Carlo Colizza introduce il tema dei ‘numeri’ sulla pandemia da COVID-19, che è entrato nel quotidiano dei Cittadini.

“La situazione a Marino, per quanto grave per la pandemia in corso in tutto il mondo” precisa Carlo Colizza “è sotto controllo. Per rendere consapevole la popolazione, ogni giorno, i cittadini ricevono i dati dell’evoluzione dei casi sul territorio ed, in piena trasparenza, sono stati informati della situazione della RSA di Frattocchie, anch’essa sotto controllo. I numeri che vediamo ancora relativamente alti dei contagiati derivano, per larga misura, da questa struttura sanitaria in cui, comunque, la ASL ha messo in atto da tempo i protocolli sanitari previsti dalla Regione in queste situazioni. Proprio per capire i dati al meglio e avere un parere di esperti ho istituito da tempo un Comitato Tecnico Scientifico composto da 3 esperti di protezione civile, 2 medici esperti di urgenze e pronto soccorso e 2 ingegneri esperti di gestione del rischio, esperti che ogni giorno analizzano i dati e condividono con me le loro riflessioni sui fatti rilevanti e sull’evolversi della situazione. Ripeto, i numeri, indicano che l’epidemia è ad oggi sotto controllo e ha dimensioni circoscritte, soprattutto se proporzionati all’intera popolazione di Marino, che conta oltre 45 000 abitanti, molti dei quali sono pendolari verso la capitale, aspetto non trascurabile nella propagazione anche locale del virus nella fase iniziale del contagio”.

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Relativamente all’analisi del dato effettuata dal Comitato Tecnico Scientifico (CTS) a Marino il Presidente del CTS, l’ing. Marco Carbonelli, ha dichiarato “E’ importante comprendere intanto il significato dei numeri forniti ogni giorno dal Sindaco Colizza. Per positivi si intendono le persone che, dopo accertamento con tampone, risultano essere colpiti dal COVID-19. Quindi, in parole semplici, parliamo dei contagiati che risultano a quella data ancora positivi. Tutte queste persone riconosciute positive vengono seguite e trattate dalla ASL secondo il protocollo sanitario regionale. Con i dati del 30 aprile possiamo dire che i positivi del nostro territorio ospitati in struttura ospedaliera sono 19, quelli ospitati in residenza sanitaria sono 35 e, infine, i positivi isolati al proprio domicilio sono 31, per un totale di 85 positivi. Per completezza statistica sottolineo che, sempre ai dati del 30 aprile, il 62% dei positivi dichiarati dal Sindaco sono riconducibili come provenienza dalla struttura RSA di Frattocchie e sono riconducibili alla stessa RSA anche il 56% dei deceduti fino ad oggi a Marino. La struttura sanitaria di Frattocchie risulta comunque da tempo isolata dal territorio e i suoi accessi sono sottoposti a controlli serrati al fine di mantenere sicure le zone limitrofe. Se togliessimo dal totale dei positivi i casi cluster della RSA di Frattocchie ci si accorgerebbe immediatamente di una riduzione dei casi positivi COVID-19 in cura a circa 30, numero sostanzialmente proporzionato, rispetto agli abitanti, alla situazione generale dei territori limitrofi. Inoltre, il dato degli isolati domiciliari forniti dal Sindaco, cioè di persone che sono venute in contatto con un positivo o che sono rientrate da residenze esterne a Marino o che per sintomi influenzali sono ritenuti a potenziale rischio COVID-19 non comprovato, è relativo a persone sostanzialmente non riconosciute positive che vengono poste in quarantena di sicurezza, persone che al 30 aprile sono in numero di 25”.

“Queste considerazioni non eliminano comunque dallo scenario in corso” conclude il Sindaco Carlo Colizza “la necessità di essere prudenti, e soprattutto con la fase 2, di mantenere le distanze di sicurezza e di assicurarsi dell’efficacia delle protezioni individuali per evitare la risalita con una nuova impennata della curva dei positivi al COVID-19, come succede purtroppo tristemente anche oggi in altre zone del mondo dove la prudenza è venuta meno”.