Astorre: "Fase 2, il nemico principale resta il coronavirus. Ma sì, dobbiamo ripartire!"

Pubblicato: Mercoledì, 29 Aprile 2020 - redazione attualità

FRASCATI (attualità) - Il senatore e segretario regionale del Pd: "Fondamentale la rete di trasporto pubblico romana e provinciale"

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Dopo quasi due mesi di lockdown la stanchezza inizia a farsi sentire e aumentano anche le preoccupazioni per il futuro, soprattutto per chi ha una piccola attività – in particolare bar, ristoranti, negozi, attività di cura della persona – e che non ha ancora certezze sul futuro.

"Tutti - commenta il senatore Bruno Astorre, segretario regionale del Pd - abbiamo aspettato la fase 2, a partire dal 4 maggio, con un carico di aspettative che per lo più sono state deluse, alimentando un senso di rabbia e frustrazione. Ma non è questo il momento di perdere la calma e la lucidità, anche se capisco che è difficile. Il numero di contagiati, ricoverati e morti – sebbene in continua decrescita grazie alle misure di contenimento adottate finora – è ancora alto e la soglia di rischio richiede ancora un surplus di prudenza".

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"Dobbiamo ripartire, questo è fuori di dubbio perché dopo l’emergenza sanitaria, quella economica si sta facendo ormai insostenibile. Ma dobbiamo farlo cum grano salis, gradualmente, evitando di fare passi indietro che sarebbero veramente letali. C'è bisogno di uno scatto, di capire che il coronavirus è la più grande novità a livello mondiale che ha rotto un equilibrio sociale ormai consolidato, aprendo un altro modello di società e di sviluppo. Dovremmo conviverci ancora a lungo e per questo dobbiamo avere la forza di ricostruire, modificando in parte le nostre abitudini e ripensando i modelli che finora davamo per consolidati, nel lavoro, nei rapporti sociali, nel tempo libero".

"Che ripartano i cantieri pubblici e i cantieri privati è un passo in avanti per ridare un po’ di fiato all’economia, soprattutto su larga scala. Ed è proprio da qui che io credo bisognerà ripensare le categorie adottate finora. La storia e i più autorevoli economisti ci insegnano che nei momenti di crisi soltanto gli investimenti in opere pubbliche strategiche fanno ripartire l’economia e salvano il lavoro così come quelle medio-piccole sostengono i territori. Io penso dunque che il Paese debba ripartire dalle opere pubbliche che facciano poi da locomotiva a tutto il resto. E per farlo è necessario mettere al primo posto semplicità, semplificazione e sburocratizzazione assoluta", dice Astorre.

"Fermi restando - continua -, come necessario caposaldo, i controlli antimafia, per tutte le opere il modello di riferimento deve essere il Ponte di Genova, consegnato proprio oggi, in cui l’adozione del Commissario e la sinergia delle istituzioni ad ogni livello ha portato a risultati positivi per la città, la Liguria e l’intero sistema Paese. Questo può avvenire anche per le opere strategiche nel Lazio che è la seconda Regione per Pil e che deve riaccendere i motori e dotarsi di una mobilità più ampia e moderna per Roma, per le nostre province e per il sistema di collegamenti del Centro Italia. La semplificazione e la sburocratizzazione, accompagnate da controlli rigorosi, sono l’unica via per far ripartire velocemente il nostro Paese", conclude il senatore.


Commenti  

# Corrado 2020-04-29 15:08
Ma per ridurre la burocrazia credo ci si riferisca alle procedure. Ma chi propone e chi approva le procedure?
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