Regione Lazio, Cacciatore (M5S): “Cordone sanitario ad ogni RSA, non solo a Rocca di Papa”

Pubblicato: Giovedì, 16 Aprile 2020 - Redazione politica

Risultato immagini per cacciatore marino"REGIONE LAZIO (politica) - Una nuova ordinanza del consigliere regionale pentastellato 

ilmamilio.it - nota stampa

Pubblichiamo la nota del consigliere regionale del Lazio, Marco Cacciatore (Movimento 5 Stelle).

“Il territorio dei Castelli Romani sta vivendo da alcuni giorni con particolar intensità un problema di scala nazionale, quello dell’aumento di casi Covid nelle RSA.

Prima i consistenti aumenti di casi positivi (c.d. "cluster") a Marino, dovuti a una struttura RSA. Poi, lo scorso 14 aprile si è registrato lo stesso fenomeno, di portata maggiore perché i tamponi sono stati concentrati in unica soluzione, presso un'altra struttura RSA di Rocca di Papa.

Presso le strutture RSA si ripete lo stesso schema. Il risultato dei tamponi si registra sempre con forte ritardo. Così, nel lasso di tempo che divide il prelievo dei tamponi dai risultati, e in mancanza di informazioni adeguate, all’interno delle strutture le attività continuano ordinariamente, senza che vengano prese contromisure. Di conseguenza, il contagio divampa.

Da non dimenticare poi che lo stesso problema riguarda i reparti di Lungodegenza anziani all'interno di cliniche convenzionate, in alcuni dei quali si stanno facendo (ora, forse troppo tardi) tamponi a tappeto dopo aver registrato già il diffondersi della Pandemia al proprio interno.

Ho presentato un'altra interrogazione con cui chiedo alla Regione Lazio di prendere misure eccezionali per arginare questo fenomeno, sempre più preoccupante.

Sarebbe necessario disporre cordoni sanitari (come già è stato fatto nel caso di Rocca di Papa) per tutte le RSA e lungodegenze (sia private convenzionate che semplicemente accreditate).

Sarebbe anche fondamentale effettuare tamponi a tappeto su tutto il personale sanitario e gli utenti delle strutture più a rischio contagio. Oggi pensiamo a RSA e lungodegenze anziani, in futuro anche a reparti e prestazioni per soggetti vulnerabili.  

Sarebbe un'importante cartina di tornasole vedere quali strutture abbiano usato maggior attenzione, revocando con effetto immediato convenzioni o accreditamento per gli imprenditori sanitari che invece non hanno usato le dovute accortezze.

Estrema vicinanza a tutte le famiglie che subiscono il dramma e un ringraziamento di cuore a chi lavora in prima linea, che tuttavia meriterebbe condizioni sicure di lavoro oltre a elogi o contentini".