Sito dell'INPS in tilt: caos, confusione e violazione privacy. Conte: "100 domande al secondo"

Pubblicato: Mercoledì, 01 Aprile 2020 - redazione attualità

inps ilmamilioROMA (attualità) - Da questa mattina il portale dell'Istituto di previdenza è fuori uso per il carico di domande per il bonus da 600 euro. Si infiamma la scena politica

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Sono ore complicate e di grande confusione con quello che appare un grave scambio di dati per il sito dell'INPS, che questa mattina (già in sofferenza come i numeri verdi ed i numeri di assistenza da settimane) letteralmente andato in tilt.

"Si chiama 'data breach': violazione di dati personali con pericolo per i diritti fondamentali delle persone". È quello che, come segnalano alcuni utenti, sta accadendo in queste ore sul sito dell'Inps, dove in tanti stanno compilando la domanda per avere il bonus di 600 euro. E ora l'avvocato bolognese Cathy La Torre, vista la situazione, chiede "al Garante della Privacy di intervenire subito", e all'ente previdenziale di "porre rimedio a questa violazione", ricordando "a chiunque abbia subito la violazione dei propri dati personali che puo' fare reclamo al Garante.

In sostanza, spiega la legale secondo quanto riporta l'agenzia di stampa Dire, "mentre si compila la propria domanda appaiono nome, cognome, indirizzo e dati personali di altre persone che hanno compilato la loro domanda". Sul punto sono gia' numerose le segnalzioni degli utenti che hanno visto comparire sullo schermo del loro pc i dati di altre persone, alle quali l'Inps sta replicando su Twitter, scrivendo che "siamo a conoscenza della problematica, anche grazie alle vostre segnalazioni che sono state girate a chi si occupa dei servizi online. Ci scusiamo per quanto accaduto e stiamo lavorando a una pronta risoluzione".

Il sito dell'istituto, invece, al momento non è raggiungibile.

"In un primo momento l'Inps aveva comunicato che dal primo aprile le domande per l'indennità state valutate in ordine cronologico, ossia chi arriva prima prende il bonus, gli altri dovranno aspettare. Poi ha negato il click day e cancellato l'informativa online. Non solo: milioni di italiani che hanno tentato di collegarsi al sito dell'Inps stanotte e stamani si sono trovati davanti la schermata "il servizio è temporaneamente inattivo, si prega di riprovare più tardi". E poi, beffa nella beffa, il presidente Tridico ha specificato che "le domande possono essere fatte per tutto il periodo della crisi". Se voleva essere una rassicurazione, significa non aver capito che la crisi sarà lunghissima, che il bisogno di liquidità è immediato, che i pagamenti sono già in gravissimo ritardo, e che di questo passo si rischia un'emergenza sociale senza precedenti. Di tutto c'è bisogno meno che dei pesci d'aprile dell'Inps". Lo dichiara Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia.

""Stiamo ricevendo da tutta Italia migliaia di segnalazioni sul pessimo funzionamento del sito dell'Inps. Il portale è in tilt: da stanotte i lavoratori autonomi e le partite Iva stanno riscontrando problemi enormi per presentare la domanda per il bonus di 600 euro. Preoccupante la situazione in termini di sicurezza dei dati e di privacy degli utenti". Lo scrive su facebook Giorgia Meloni, leader Fdi. "Oltre al danno di ricevere poco più di un'elemosina- aggiunge-, ora migliaia di lavoratori rimasti senza reddito sono costretti a subire un vero e proprio calvario digitale per avere dallo Stato i pochi euro che il Governo ha stanziato. Purtroppo non e' un pesce d'aprile, ma una drammatica verità".

"Quanto sta accadendo al sito dell'Inps in queste ore è intollerabile e ci chiediamo se non era da aspettarselo dopo aver comunicato nei giorni scorsi che questo tipo di accesso sarebbe stata l'unica opzione disponibile per richiedere le indennitaà per professionisti e autonomi. Avevamo richiamato più volte la necessità, in questa fase, di favorire un rapido accesso ai pagamenti per lavoratori dipendenti, imprese e autonomi. Il Pd aveva chiesto di consentire che i commercialisti e gli intermediari, in quanto iscritti all'ordine, potessero spedire una PEC all'Inps certificando le ore di lavoro perse e la richiesta di cassa integrazione, aggiungendo l'iban del dipendente. In questo modo, entro il 10 aprile l'Inps sarà in grado di procedere con un bonifico. Un provvedimento preso in questa direzione aiuterebbe una gestione ordinata e celere del sito dell'Inps e verrebbe incontro alle giuste esigenze dei cittadini". Così in una nota la deputata e vicepresidente del Pd Debora Serracchiani.

"Abbiamo 100 domande al secondo, 300 mila richieste ad oggi. Questo ha creato qualche problema". Così il presidente del consiglio Giuseppe Conte ha risposto a Meloni e Salvini che al tavolo di palazzo Chigi gli facevano notare che l'Inps è bloccata. Lo apprende la Dire da fonti presenti al tavolo.