Le suore camilliane di Grottaferrata potrebbero essersi contagiate in un viaggio a Cremona

Pubblicato: Domenica, 22 Marzo 2020 - redazione attualità

madreGiuseppinaVannini ilmamilioGROTTAFERRATA (attualità) - L'ipotesi riportata da ilfattoquotidiano.it Con Grottaferrata un legame speciale di ordine dedito all'assistenza ospedialiera che opera anche e soprattutto al "Vannini" di Tor Pignattara

ilmamilio.it

Resta completamente isolato il "cluster" dell'Istituto delle figlie di San Camillo, le suore "camilliane" di via Anagnina a Grottaferrata dove negli ultimi due giorni sono risultate positive 60 suore ed un vigilante.

Il contagio, secondo l’autorità sanitaria e secondo quanto riporta Vincenzo Bisbiglia su "ilfattoquotidiano.it", potrebbe essere avvenuto nelle scorse settimane in viaggio a Cremona dove le figlie di San sarebbe avvenuto in occasione di un “recente” viaggio a Cremona, dove si trova un altro istituto del medesimo ordine e dove le suore gestiscono una casa di cura con ambulatori. Cremoma che, come tristemente noto, in questi giorni è l'epicentro del contagio (e delle vittime) insieme a Brescia e Bergamo.

GIERREauto 0220

A fondare l'ordine, come noto, fu madre Giuseppina Vannini che, già fatta beata da Giovanni Paolo II nel 1994, proclamata Santa da Papa Francesco lo scorso 13 ottobre 2019. Caso vuole che la ricorrenza liturgica della Santa cada il 23 febbraio, un mese fa, proprio nei giorni in cui esplodeva l'emergenza coronavirus a Codogno.

Nello scorso autunno a Grottaferrata, dove madre Vannini ebbe la sua prima casa in viale San Nilo, (foto qui sotto) la santificazione venne lungamente celebrata.

"La missione propria delle Figlie di San Camillo - si legge sul sito dell'ordine - è di testimoniare l’amore sempre presente di Cristo verso gli infermi, nel ministero spirituale e corporale esercitato anche con rischio della vita. I campi di attività sono: ospedali, ambulatori, dispensari, case per anziani, strutture per bambine con handicap fisici e mentali, assistenza a domicilio, Lebbrosari e missioni". E difatti le suore hanno diverse case di cura ed ospedali: a Cremona, a Brescia, a Trento e, in zona, l'ospedale "Madre Giuseppina Vannini" di Tor Pignattara, a Roma, in via dell'Acqua Bullicante dove operano principalmente le suore che risiedono nell'altro convento dell'ordine, in via Labico, alle spalle dal nosocomio.

"Secondo quanto dichiarato all’agenzia Sir dalla postulatrice dell’ordine, Bernadette Rossoni, che vive a Grottaferrata - riporta ancora "ilfattoquotidiano.it" “grazie a Dio non siamo in contatto con i malati”, specificando dunque che le suore che abitano la casa generalizia non lavorano negli ospedali. Le consorelle però “danno una mano” e soprattutto “hanno incontri frequenti, sia lavorativi che religiosi”, con quelle di via Labico, come testimoniato da diversi dipendenti dell’ospedale", scrive ancora Bisbiglia sulla testata diretta da Peter Gomez.

Il timore, insomma, è che il contagio possa estendersi anche alle suore romane che dunque in queste ore sono "sorvegliate speciali".

AGGIORNAMENTO ORE 11,55 - Coronavirus, negative le suore camilliane dell'ospedale "Vannini". Il cluster è circoscritto a Grottaferrata