Prima Frascati: "Mastrosanti-Ambrosio, il tandem dell'ambiguità. I cittadini? Abbandonati"

Pubblicato: Mercoledì, 04 Marzo 2020 - redazione politica

FRASCATI (politica) - Una nota politica della lista di opposizione

ilmamilio.it 

Dalla lista "Prima Frascati" riceviamo e pubblichiamo.

Egregio Direttore,

Dopo quello che tutti hanno potuto vedere e sentire in questo inizio di anno bisestile e in aula consiliare, il 2 marzo, non ci possiamo più stupire di nulla.

Il nuovo tandem Mastrosanti-Ambrosio ha allungato decisamente il passo su tutti, per ambiguità. Superata l’enunciazione di abbandono della maggioranza con la repentina marcia indietro, da parte del ragazzo dalla firma facile, dietro promessa di un incontro al vertice pe l’agognato cambio di passo richiesto e fino ad allora evidentemente non concesso, il fatto nuovo, politicamente parlando, è stata la chiarificatrice dichiarazione del sindaco di essere sempre stato civico e non aver mai cambiato idea; sottolineatura che vale da sola tutta la seduta di consiglio, avendo evidentemente risolto, con questa obbligata precisazione in aula, la burrasca temporalesca di fine febbraio che lo ha visto ballare sulla sedia e risolta con lo stesso metodo del ragazzo: tornare indietro sul posizionamento precedentemente annunciato, mandando in soffitta tutte le apparizioni di mesi avvenute a fianco dei costituenti il gruppo di Italia viva nell’area dei Castelli, e gli atteggiamenti e le dichiarazioni che avevano alimentato e determinato, per quella scelta fatale, il divorzio per tradimento del giovane, oscillante consigliere.

Ora, a dirla tutta, con questa precisazione anche la Lega si dovrà ritenere soddisfatta, dopo aver manifestato lo stesso cruccio che palesemente attanagliava la sua classe dirigente locale ed espresso nel comunicato apparso qualche tempo fa. Ed ecco che con il gioco del: ho scritto ma ci ripenso oppure; ho detto ma cambio idea, si torna alla affannosa buona pace per tutti, cioè a come si stava prima, a… galleggiare.

Almeno a questo è servito un consiglio comunale in perfetto, stra-abusato, stil novo: dove alle ripetute parolacce, alle accentuate personali attenzioni a intelligenze ferite, alle interpretazioni divergenti per fuori luogo o meno dove parlare, oppure no, degli atteggiamenti, quantomeno scomposti, di soggetti che svolgono o ricoprono incarichi amministrativi pubblici, ancor più fuori luogo, si è aggiunto il solito imbarazzante copione finale della fuga per far mancare il numero legale in aula, da parte della Maggioranza che invece lo dovrebbe garantire.

E gli interessi dei cittadini? Per essi basta la risposta tecnica, sintetica preparata degli uffici e letta dal primo cittadino, sulla Tasi, a far capire come, Lui, vuole che vadano le cose. Infatti a proposito del quesito posto sul rimborso dei 3.150.000 euro che il Comune deve restituire a tutti quelli che l’hanno pagata negli anni incriminati, la risposta del sindaco, data l’assenza del ritardatario assessore incaricato, è stata che sono pervenute richieste solo per poco più di 400.000. E che ancora nessun rimborso è stato effettuato, a fronte della enorme e ripetuta informazione data. Cioè a dire: niente manifesti, nessun comunicato sui quotidiani, nessuna lettera a voi cittadini diligenti pagatori che pure avete invece ricevuto quella per pagare e, quindi, nessuna ipotesi di rimborso automatico. Meno si informa e meno si dovrà restituire, sembra essere l’evidente indirizzo-speranza che scaturisce dalla non risposta data a chi chiedeva di informarli, invece, a dovere; questo é quello che emerge palesemente da questo comportamento.

Bisogna ammettere però che il popolo sovrano, che vuole e partecipa con sorprendente passione al Carnevale della rinascita, quello che si paga da solo, dando però modo, a tutti i politici in cerca di visibilità, di lodare con dolente ipocrisia l’impegno degli organizzatori, non è altrettanto attento a queste abili e sottili gravi mancanze, fatte da chi forse spera di guadagnarsi, coi soldi non resi, il regno dei cieli che, si sà, per raggiungerlo, bisogna …volare molto in alto.

Leonardo da Vinci, quel modestissimo uomo qualunque, ma che di volo si racconta che se ne intendesse, ammoniva, con un significativo sospiro: prima di volare alto occorre… imparare a camminare. Già ma lui dipingeva ‘la gioconda’ !

                                                                                                                                                  Prima FrascatiGIERREauto 0220