Pci Lazio: "Crisi degli alloggi popolari. Occupazioni, sanatorie, soluzioni"

Pubblicato: Lunedì, 02 Marzo 2020 - redazione attualità

Risultato immagini per case occupateMARINO (politica) - La nota della sezione di Marino

ilmamilio.it- nota stampa

Riceviamo e pubblichiamo:

"Occupazioni abusive alle case popolari? In questi giorni possiamo assistere a vari intrecci di natura sociale, politica, di storie personali, e di fame vera di idealità. Quella stessa che nelle cose della vita privata, così e maggiormente in quella pubblica, dovrebbe guidare chi si propone come parte trainante, dirigente, della società stessa. Ci riferiamo – commenta Oreste della Posta, segretario del PCI Lazio – alla semplice linea politica che i comunisti a Roma e nel Lazio, come anche nel resto del Paese, hanno sempre indicato: la casa è un diritto; occorre, non necessariamente con nuove costruzioni ma anche con ristrutturazioni e rigenerazioni, programmare un nuovo Piano casa per chi ne ha bisogno non per i palazzinari; conseguentemente occorre una diversa, rovesciata politica abitativa del Governo nazionale (che non ce l’ha), ispirata al vecchio motto di Luigi Petroselli: si va da casa a casa. Nessuno può finire in strada”.

A questa chiarezza, gli arzigogolii del Governo silente, della Regione Lazio che tenta pezze a rattoppo, trovano ora addirittura motivo di scontro politico e avvicinano, udite udite, posizioni del PD e del M5S. “E’ stupefacente – sottolinea Mauro Avello, portavoce di Essere Marino, la coalizione che a Marino comprende anche il PCI – che ad una semplice dichiarazione di buon senso, di una misura rattoppata pensata dalla regione Lazio (quella che, appunto, prevede che la vicenda degli occupanti presunti abusivi, non siano semplicemente sottoposti a riscontro dei “criteri di diritto in regola”, ma che facciano i conti con la situazione concreta e reale di tipo sociale, spesso emergenziale e quindi dopo tali valutazioni si intervenga su chi ha soluzioni abitative alternative già proprie), si sia scatenata una guerra all’interno del M5S che vedrebbe il consigliere regionale M5S di Marino, Marco Cacciatore, additato per essere espulso dal Movimento, solo perché favorevole a tale provvedimento. Ancor più – conclude Mauro Avello – è lontano da ogni chiarezza politica ed ideale, sia da parte di Nicola Zingaretti che di Marco Cacciatore, non dare corpo conseguente al provvedimento. Che cioè, tale giusta misura di rattoppo dovrà essere inquadrata in una sana politica del diritto alla casa, di una programmazione fino ad oggi assente, di una contestazione alle politiche governative.”. “Proprio per questo – chiosa Oreste della Postai – nel nostro percorso non pregiudiziale che abbiamo tentato nei confronti della Giunta Regionale sia sulla questione Sanità e Lavoro, svolgendo diversi incontri con gli assessorati competenti, noi non demordiamo e siamo certi, che se al posto di estemporaneità del teatrino politico quotidiano, a cui PD e M5S non si sottraggono neppure quando incrociano i drammi delle persone in carne ed ossa, dei lavoratori, dei più a disagio, volessero accettare confronto per soluzioni, noi comunisti ne abbiamo. Non costano nulla, perché nulla pretendiamo, e siamo certi che ci potrebbero essere beneficiari certi: i bisognosi.”.