Rocca di Papa: Lorenzo Gabrielli, uno degli ultimi polentai che usa il filo

Pubblicato: Lunedì, 24 Febbraio 2020 - redazione attualità
 
  • ROCCA DI PAPA (attualità) - Una bella tradizione che non tramonta
     
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    La polenta tagliata col filo al "Ranch" di Lorenzo Gabrielli, uno degli ultimi virtuosi della specialità. Lorenzo,  74 anni, tramanda una bella tradizione. "Per arrivare a questo gustoso e laborioso risultato gastronomico, bisogna, prima di tutto, lavorare duro di gomito -dice -  La polenta che uso è macinata a pietra, e deve essere girata sul fuoco, rigorosamente a mano, per più di un’ora dall’ebolizione. Una volta che la polenta raggiunge la consistenza giusta, un bel malloppone compatto, si versa sulla spianatora di legno  ed è pronta per essere affettata " .
     
    Per eseguire questa operazione ci vuole tutta la maestria di uno chef esperto. Man mano le fette di polenta vengono depositate a strati in un pentolone, debitamente inframmezzate da abbondante sugo di salsicce e spuntature delle rinomate norcinerie di Rocca di Papa e impolverate da pecorino romano dop. Successivamente il pentolone ripieno di genuine fette di polenta viene riadagiato sul fuoco per la definitiva cottura e amalgama.  A questo punto non serve altro che impiattare, servire e buon appetito ai fortunati assaggiatori.
     
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    "Chiunque abbia provato questa specialità, con un tocco tipicamente castellano, è rimasto a bocca aperta e con il palato deliziato da tanta bontà", ha detto Bruno Petrolati, cultore della cucina rocchegiana ed esperto della cultura locale. C’è da ricordare che Lorenzo Gabrielli e i suoi amici commensali, perpetuano questa tradizione come un rito. Tonino Meconi, per tutti i roccheggiani "il Postino", è stato indicato sul campo come il custode e curatore di questa tradizione che si ripete almeno una volta l’anno. Da ricordare infine, che presso il "Ranch" (una casetta di legno ai Campi di Annibale) di Lorenzo ogni mese di agosto, si cucina con la stessa ritualità della polentata, un minestrone gigantesco con tutte le verdure del suo orto nei boschi di Rocca di Papa .
     
    " Il tutto sempre  per il piacere del gusto, della buona compagnia e di una sana paesanità che non deve mai essere dimenticata ", hanno dichiarato gli amici dell'artigiano della polenta .