Grottaferrata, pianificazione urbanistica: cronoprogramma in ritardo. La riflessione

Pubblicato: Mercoledì, 19 Febbraio 2020 - redazione politica

Risultato immagini per urbanistica grottaferrata edilizia gruGROTTAFERRATA (attualità) – Il punto di un residente su un tema delicato su cui, al di là degli annunci, avviene poco di concreto

ilmamilio.it

Riceviamo e pubblichiamo:

“A quasi 2 mesi dalla delibera per la nuova pianificazione urbanistica generale approvata dal Consiglio comunale di Grottaferrata, ancora non si hanno segnali concreti di svolgimento dei punti stabiliti nel cronoprogramma votato.

L'Amministrazione si è impegnata a redigere un PUCG, che sarebbe lo strumento più moderno attualmente a disposizione dei Comuni, le cui tappe di avvicinamento debbono essere rispettate secondo chiare disposizioni esposte nella L.R. 38/99. A tal proposito sarebbe molto importante o meglio fondamentale, ai fini di ottenere una nuova pianificazione che davvero tuteli il territorio, l'adozione del PTPG.

Il Piano Territoriale Provinciale Generale, è stato approvato nel 2010 e tutti i comuni della provincia di Roma avrebbero dovuto adottarlo entro 2 anni, ma purtroppo così non è stato. Sono pochi i comuni che lo hanno fatto e nonostante sia una prescrizione di legge, per questa mancanza non è prevista alcuna sanzione almeno finora, insomma un classico esempio di gestione "all'italiana".

Ma perché sarebbe così importante?

Nelle norme di attuazione del piano, al titolo IV " Direttive per la pianificazione urbanistica e la programmazione negoziata", art. 55 "Direttive per il dimensionamento dei PUCG" si possono consultare due interessantissime tabelle relative al consumo di suolo e quindi alla cubatura massima realizzabile per un nuovo Piano.

Il dimensionamento del Piano va calcolato sulla base dell'incremento demografico degli ultimi 10 anni e sul quantitativo del suolo consumato.

Consumo di suolo.

60 % e più - da ridurre molto

tra 40 e 60 % - da ridurre

tra 30 e 40 % - da contenere

sotto il 30 % - da mantenere

Rapporto m2/abitanti

300 m2/ab e più - da ridurre molto

tra 248 e 300 m2/ab - da ridurre

tra 150 e 248 m2/ab - da contenere

sotto 150m2/ab - da mantenere

E' chiaro quindi che Grottaferrata, cosi come quasi tutti i Castelli Romani, avendo un consumo di suolo sicuramente superiore al 30 % ed un rapporto m2/ab superiore a 150, dovrebbe necessariamente redigere un Piano a consumo zero di suolo, non ci sarebbe neanche bisogno di inserirlo come principio ed indirizzo, perché il consumo zero sarebbe la matematica risultante dello studio del nostro territorio ed è probabilmente questo il motivo per cui i comuni in tutti questi anni hanno evitato il recepimento del PTPG, nonostante fosse obbligatorio di legge.

Insomma, io non sarò un tecnico, ma le tabelle parlano chiaro, gli strumenti per preservare il nostro territorio ci sono, basta avere il coraggio di usarli e nel caso specifico sarebbe pure un obbligo, spero quindi che Grottaferrata, proprio perché nell'imminenza di adottare un nuovo Piano si appresti ad adeguarsi e recepisca al più presto il PTPG, non solo per le motivazioni esposte, ma anche per tutti le direttive in merito alle risorse ambientali, prevenzione del dissesto idrogeologico, gestione dei rifiuti, cura del paesaggio, siti archeologici, centri storici... in esso contenuti”.

Grazie per l'attenzione

G.D.M.

GIERREauto 0220

 

 


Commenti  

# specchiospecchio 2020-02-19 14:11
delle mie brame ringraziano il Sig. G.D.M. per i preziosi contributi, però la domanda sorge spontanea: questi indicatori come si possono sostenere e applicare se istituzioni regionali che costantemente prendono decisioni senza tener conto delle condizioni dei singoli comuni?
Comuni che a loro volta fanno proprie questa decisioni per poi dolersene per le conseguenze?
2018 legge regionale per la rigenerazione urbana per le periferie
Considerato che Grottaferrata non ha mai delimitato e approvato il perimetro di un centro storico, la legge regionale si applica in tutto il paese.
Se ai benefici in cubatura decisi dalla regione, si sommano i benefici di cubatura più corposi decisi dal comune, come si determinerebbe un consumo ZERO del suolo?
Abbattendo una struttura e beneficiando del premio cubatura, comunale, da una villetta unifamiliare si ricavano anche 6/8 appartamenti
Non comprendiamo come nessuno denunci tali ipocrisie
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# noicheNON 2020-02-20 10:00
crediamo alle coincidenze e neppure al destino siamo convinti che un viaggio aiuti a guardare il mondo con nuovi occhi e con infiniti punti di vista
Un viaggio che ci ricordi che le verità assolute non esistono. Che ciò che per tanti è inconcepibile e odioso, per tanti altri è normalità
Ciò che per pochi è scelta, anche radical chic, per tantissimi altri è l'unica condizione possibile. Piaccia o non piaccia
Un viaggio che, nonostante l'iperattenzione agli altrui comportamenti, alle tensioni eccessive, rabbie e toni eccessivi, ci faccia chiedere dove risiede la verità?
Chi stabilisce il punto di vista e come esprimerlo?
Cosa ci rende convinti di essere portatori sani di superiorità?
Muri, porte chiuse e selezioni, MAI, anche sulla pianificazione urbanistica a Grottaferrata, l'unica barriera è il fact checking su&per tutti
Esempio? Sulla la strada complanare, Lodi per il correlato economico della bretella di squarciarelli
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# Giancarlo 2020-02-21 13:52
Infatti, ad essere precisi e rispettosi delle normative la L. R. 7 sulla rigenerazione urbana in un comune come Grottaferrata, che ha superato il 30 % di consumo di suolo, non si potrebbe applicare, proprio in virtù dei premi di cubatura da lei indicati. Comunque la legge è regionale e ci saranno tanti comuni del Lazio nei quali si potrebbe utilizzare, ma in tutti i Castelli romani dubito ci sia un comune al di sotto del 30 %. Purtroppo è proprio l'ipocrisia ad imperare, si fa sempre finta di amministrare un paese "normale" e dagli Enti sovracomunali si recepisce solo quello che fa comodo.
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