Sradicato il vigneto di Papa Benedetto XVI a Castel Gandolfo

Pubblicato: Giovedì, 16 Gennaio 2020 - Silvia Martone

CASTEL GANDOLFO (attualità) - Ratzinger, al centro di una curiosa e velenosa querelle editoriale sul tema del celibato, nel sacerdozio, non ha più il suo vigneto sacro

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Il papa emerito, Benedetto XVI, fa molto parlare di sé in questi giorni. Dopo il giallo del libro sul celibato nel sacerdozio, nel quale Ratzinger esprimeva la sua posizione di netta distanza rispetto alla possibilità per i prelati di contrarre il matrimonio, poi smentita con il ritiro della firma dal libro che sarebbe uscito a quattro mani, con il cardiale Robert Sarah, giunge alle cronache un’altra notizia, meno spirituale senz’altro.

Sembra infatti che la piccola vigna voluta da papa Benedetto a Castel Gandolfo, quella in cui amava passeggiare e raccogliere le proprie idee, quella che ospitava da vitigni di “Trebbiano” (bianco) e di “Cesanese di Affile” (rosso), un vino autoctono, molto antico, la cui memoria si perde negli annali della storia, sia stata sradicata.

E non si tratta di un atto vandalico, ovviamente, ma di una decisione presa dalla nuova dirigenza delle ville pontificie che ha dato l’ordine di spianare la vigna con l’obiettivo forse di farvi passare una stradina. Molto probabilmente è stato trascurato il fatto che quello non era un vitigno comune, un pezzo di campagna come un’altra, ma rappresentava il luogo spirituale di Benedetto XVI. Il luogo che amava al punto che avrebbe voluto che gli agricoltori diretti giunti da lui in audizione, realizzassero il progetto di ammodernare la piccola cantina con le attrezzature per fare il vino, con le botti di castagno e rovere necessarie per l’invecchiamento.

Un legame con la terra e con le persone che dall’algido Ratzinger non ti aspetti. Come non ti aspetti che un uomo di cultura spropositata come lui venga tirato in ballo in una questione editoriale non del tutto chiara, costretto poi a ritirare le proprie posizioni per motivi molto probabilmente politici.

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A tal riguardo non dimentichiamo che l’altro papa, quello ufficiale, Francesco, ha posizioni ecclesiologiche più morbide mirate a raggiungere l’obiettivo per cui è stato eletto, ovvero l’evangelizzazione.

Insomma, per l’ospite di Castel Gadolfo sono giorni cupi e i fatti ci inducono a pensare che i rapporti tra “i due Papi”, siano meno idilliaci di come ce li vogliono raccontare in certe fiction.