Addio a Paolo Brunori: da "Il Tempo" all'avventura di "Nuovo Oggi Castelli" e del gruppo Ciarrapico. Un vero maestro

Pubblicato: Mercoledì, 08 Gennaio 2020 - Marco Caroni

brunori paoloROMA (attualità) - Avrebbe compiuto 88 anni il 16 gennaio. Con lui scompare un giornalismo, anche locale, che ormai non esiste più

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Una vita dedicata al giornalismo in quasi 60 anni di carriera.

E' scomparso domenica scorsa Paolo Brunori, torinese di nascita ma uomo di passioni e di viaggi, e di sport e di calcio: soprattutto uomo dalla grande cultura e dallo spirito sempre pronto. Sagace ed attento, nella penna e - negli ultimi anni - nella gestione delle redazioni e dei gruppi di lavoro.

Il 16 gennaio avrebbe compiuto 88 anni.

Un punto di riferimento per chiunque gli abbia lavorato accanto: un maestro ed un amico per chi ha avuto la fortuna di incrociarne la carriera e, soprattutto, l'indomita passione per il giornalismo.

Paolo, reduce da varie esperienze redazionali tra "Bergamo Oggi" e, soprattutto "Il Tempo" (una colonna: era stato vicedirettore e caporedattore delle province), aveva nella seconda metà degli anni '90 sposato il gruppo "Nuovo Oggi" di Giuseppe Ciarrapico (quest'ultimo scomparso lo scorso 14 aprile 2019).

A Marino, dove avevo avuto l'onore di conoscerlo da apprendista giornalista nel 1998, era arrivato per supportare l'apertura e l'esperienza di "Nuovo Oggi Castelli", fratellino ultimo nato dei vari "Latina Oggi", "Ciociaria Oggi" e "Oggi Sicilia" e "Nuovo Molise Oggi".

A Marino, nella prima redazione del giornale dei Castelli romani in via Pietro Nenni, Brunori si occupò per anni delle pagine nazionali del Gruppo, affiancando anche nell'avvio della testata il direttore Gianni Tomeo (al quale, prematuramente scomparso a soli 46 anni nel 2009, va il mio affettuoso ricordo). Un'esperienza proseguita poi da Paolo Brunori nel lancio delle altre testate di Ciarrapico, da "Nuovo Ostia Oggi" a "Nuovo Guidonia", fino alle edizioni di Fiumicino, Tivoli, Civitavecchia ed Eur.

Un cardine di quest'esperienza di giornalismo locale, vissuta nelle varie redazioni del gruppo: da Guidonia fino a quella, centrale e durata qualche anno, di Ostia dove Brunori è stato un infaticabile riferimento e collettore di idee.Con lui scompare un altro pezzo di un giornalismo e di un'editoria giornalistica che non esistono più, soppiantate - e non dovremmo certo essere noi a dirlo - dal web. Un giornalismo fatto di edizioni ad orgogliosa e feroce impronta locale: di contatti, di politica, di buche sotto casa, di tanti collaboratori sparsi nei comuni di pertinenza (e quanti, quanti sono passati per quelle colonne), di lunghe notti a chiudere pagine che non vogliono saperne di chiudersi.

E di riaperture di pagina, di sistemi informatici quasi agli albori (a Marino si lavorava ancora molto col fax) e spesso malfermi. Di "compensasioni" e di titoli a volte improbabili. Di riunioni redazionali e di gruppo a girare la regione e non solo. Di giovani giornalisti che sono passati e si sono formati in quella splendida scuola della quale Paolo Brunori è stato uno dei maestri più illuminati e sempre presenti. Di quelle redazioni piccole e fumose (almeno fino a quando s'è potuto), puzzolenti di sigarette e delle cataste di giornali vecchi. Arretrati e mai richiesti.

Un maestro illuminato e luminoso, con una visione d'insieme e di lunga gittata da far invidia. Una visione lucida e sempre tesa in avanti. Uomo, verrebbe ingenuamente da dire, d'altri tempi: ma sarebbe fargli un torto, perché la sua propensione al buon umore, alla ricerca di soluzioni per i problemi e soprattutto all'andare avanti era in lui innata.

Paolo aveva sposato Romana, la figlia dell'artista toscano di Cortona Gino Severini, dalla quale aveva avuto la figlia Martina: non a caso a ricordarlo è oggi anche la testata "Il corriere di Arezzo" che di Paolo Brunori ricorda quel "vezzo di indossare le cravatte" del suocero.

Alla moglie, alla figlia, ai parenti, agli amici, ai colleghi, le più sincere condoglianze per la perdita.

I funerali di Paolo Brunori si svolgono domani, 9 gennaio 2020, alle ore 11 presso la basilica del Sacro Cuore del Cristo Re, in viale Mazzini a Roma. La sua salma sarà poi trasferita presso il cimitero di Cortona.

Foto da www.latinacorriere.it (tratta da "La voce")

 


Commenti  

# Anna Pascale 2020-02-06 17:24
Mi dispiace tanto, carissima persona sempre!
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# Gastone 2020-07-04 23:14
E' stato il mio capo a Il Tempo redazione di Terni ove ho lavorato. Cara e simpatica persona. Purtroppo gli amici i piu' cari se
ne vanno e ogni giorno si resta piu' soli.
Gastone Monaldi
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# Gastone 2020-07-04 23:16
Gastone Monaldi
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