Grottaferrata: ipotesi di incompatibilità di sindaco e consiglieri. La vicenda entra nel vivo

Pubblicato: Lunedì, 23 Dicembre 2019 - redazione attualità

GROTTAFERRATA (attualità) - Una questione che si trascina da settimane nonostante il silenzio dei protagonisti

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Nel Consiglio comunale del 29 novembre scorso il presidente del Consiglio comunale Francesca Maria Passini aveva dato comunicazione pubblica dell’avviamento della procedura di verifica della ipotesi di incompatibilità di Sindaco e consiglieri ai sensi dell’art. 69 legge 267 del 2000.

La richiesta di avvio della verifica in particolare in merito all’articolo 63 comma 1 n. 6 del T.U.E.L. (riguardante debiti e pendenze economiche degli amministratori nei confronti dell’ente) risale al 17 novembre ed era stata inviata dal consigliere Veronica Pavani al segretario comunale, alla stessa presidente del Consiglio e per conoscenza al Prefetto di Roma.

Tale richiesta era stata preceduta da un accesso agli atti effettuato da un consigliere di maggioranza nel mese di ottobre del 2019 e avente ad oggetto i residui attivi.

Secondo alcuni rumors negli elenchi dei debitori sarebbero stati presenti anche il sindaco ed almeno un consigliere di maggioranza per cartelle Tari non pagate nel periodo precedente, contestuale ed immediatamente successivo alla data dell’insediamento dell’Amministrazione Andreotti avvenuto nel giugno 2017. Doveroso il condizionale.

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Se queste voci trovassero conferma, al di là della incompatibilità che a quanto se ne sa può essere sanata nel momento in cui si estingue completamente il debito, si potrebbe sollevare forse un profondo interrogativo sulla eleggibilità dello stesso Sindaco. Ci potrebbe essere infine un problema giuridico sulla presunta difformità delle autocertificazioni firmate nel 2017 e pubblicate sul sito comunale che escludono qualsiasi causa di incompatibilità con i presunti dati che tra l’altro lo stesso comune dovrebbe possedere.

Quali conseguenze potrebbero esserci se venissero confermate le voci dei rumors? Di chi sarebbe la responsabilità di tutto questo ipotetico “pasticcio”? Fonti attendibili da palazzo Consoli hanno fatto inoltre trapelare che nei primi giorni di dicembre due consiglieri comunali avrebbero inviato al Ministero dell’interno, e per conoscenza alla Prefettura, una richiesta di parere giuridico sulla ipotesi di incompatibilità ed ineleggibilità del Sindaco; tenuto conto, tra l’altro, che i dati tributari non sono dati sensibili e che possono quindi essere comunicati tra addetti ai lavori al fine di garantire il rispetto della trasparenza e delle normative vigenti nel pieno esercizio del mandato elettivo.

Se le voci circolanti trovassero conferma, ci si potrebbe trovare di fronte allora ad un vero e proprio scandalo. I pubblici amministratori dovrebbero dare l’esempio e se fosse confermato che addirittura il Sindaco (ci auguriamo che non sia vero), durante le elezioni e per i primi due anni di mandato, si sia trovato in condizioni di incompatibilità per debiti non sanati, quando invece dai cittadini si pretende giustamente il pagamento delle tasse nei tempi dovuti, il minimo sarebbero le dimissioni dei morosi anche se poi fosse stato saldato l'eventuale debito a seguito della denuncia di alcuni consiglieri (quindi dalla seconda metà di ottobre 2019 in poi).

Tutte ipotesi, dunque, in attesa di conferma o smentita. Ipotesi che però sono entrate pienamente nel Consiglio comunale di qualche settimana fa e che tuttora non hanno ancora un esito ufficiale.

In un paese normale dove le tasse sono considerate una forma di rispetto del patto democratico e costituzionale in cui si prevede che ogni cittadino contribuisca al bene collettivo e ai servizi comuni pagando le imposte, il mancato versamento anche di una sola o più rate dei tributi, fosse solo per dimenticanza o superficialità, costituirebbe comunque un grave danno alla casa comune anche perché la legge non ammette l’ignoranza.

Vogliamo dire forse che Grottaferrata non sia un paese normale e che qui le regole civili e l’etica pubblica sono sospese? E le regole democratiche? No, noi siamo convinti che non sia così. Vedremo: sta di fatto che la procedura entra nel vivo.

Ci sarà spazio per tutti nei prossimi giorni anche per le eventuali controdeduzioni. E soprattutto, speriamo, per le posizioni e le eventuali spiegazioni ufficiali.