Mastrosanti adesso liberi Frascati. E si lavori per un governo di salute pubblica: decoro e servizi ai cittadini
Pubblicato: Mercoledì, 06 Novembre 2019 - redazione politica
FRASCATI (politica) - Col Piano di riequilibrio approvato nelle scorse ore, l'Amministrazione certifica il suo fallimento politico-amministrativo. Bisogna fare in fretta a voltare pagina
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Lo scrivevamo qualche giorno fa: non c'è ambito, settore, argomento, tema, sul quale l'Amministrazione Mastrosanti abbia - in due anni e mezzo - inciso, lasciato il segno.
Oggi la vicenda STS, con un'intera categoria di famiglie legittimamente più preoccupata che mai per l'esito di quella che sembra una vera e propria esternelizzazione di massa dei servizi della Azienda speciale, chiude in cerchio su una città che usciva già malconcia dalle precedenti Amministrazioni e che invece di riprendere - per quanto possibile - quota, è definitivamente sprofondata.
L'Amministrazione Mastrosanti lascerà "macerie" in rosa. Quelle del Giro d'Italia, l'unico acuto social (costato 180mila euro, a quanto pare) di una esperienza amministrativa e politica già conclusa da mesi e che attende ora solo il definitivo stop: che arrivi da un Consiglio comunale ormai diviso in fazioni sempre più belligeranti o da un sindaco disposto a rassegnare le proprie dimissioni.
Un sindaco che, tra l'altro, nulla o poco ha fatto sul fronte della mobilità, dei servizi, del sociale, della gestione del patrimonio.
Se la fine avverrà prima del 24 febbraio, la città potrà essere chiamata al voto già a primavera: oltre quella data si dovrebbe invece prevedere un lungo commissariamento. Vediamo chi ha un po' di senso di responsabilità.
Chiusa che sarà, probabilmente molto presto perché ormai non c'è più alcun indicatore che segnali il contrario, l'esperienza Mastrosanti (in maggioranza siamo quasi al tutti contro tutti, con diversi scontri verbali anche veementi segnalati tra consiglieri, assessori e sindaco - e non siamo davvero alle scaramucce in famiglia), Frascati dovrà a quel punto ripartire da zero.
A quel punto, insomma, chiunque sarà il successore dovrà fare semplicemente una cosa: ridare decoro e dignità alla città e riportare i servizi ai cittadini. Anche e soprattutto sul sociale.
Non servono voli pindarici, non serve volare in alto: serve tanta concretezza, servirà la certezza di una situazione contabile molto compromessa e che potrebbe presto portare al dissesto (ma insomma il Piano di riequilibrio contiene già numerose misure da dissesto vero e proprio) e l'umiltà di prendere per mano la "perla dei Castelli" e, lavorando dal basso, farla ripartire sul serio.
Non a chiacchiere o a spot elettorali. Ed ilmamilio.it, sin da oggi, sarà pronto a schierarsi al fianco di chi si preseterà con un programma da vacche magre ma di grande concretezza. Decoro e servizi: basterà questo, ma sul serio.