Ariccia, successo per il documentario "Eroi, miti e leggende. Alle origini delle città del Lazio"

Pubblicato: Domenica, 29 Settembre 2019 - Redazione 1

ARICCIA (attualità) -  Hanno partecipato studiosi, docenti e numerosi cittadini, dei Castelli Romani e di Roma

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E’ stato presentato venerdì 27 settembre a Palazzo Chigi in Ariccia con grande successo di pubblico e critica il documentario “EROI, MITI E LEGGENDE. ALLE ORIGINI DELLE CITTÀ DEL LAZIO”. Il filmato è un viaggio attraverso le bellezze paesaggistiche del Lazio e delle sue eccellenze archeologico-artistiche.

Sono intervenuti Alessandro De Santis, Assessore alla Cultura del Comune di Lanuvio, Luca Attenni, Curatore scientifico del progetto, Alessandro Grassi, Regista del Documentario e Maria Cristina Vincenti, Presidente di Archeoclub Aricino Nemorense.

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Il progetto, nato grazie al contributo finanziario della Regione Lazio a favore dei Sistemi museali e assegnato al Museo Diffuso di Lanuvio ai sensi della legge regionale 6/2013, si è sviluppato intorno all’idea di raccontare, attraverso immagini potenti e parole incisive, il viaggio nel nostro territorio di divinità quali Ercole e Saturno e le imprese di eroi come Ulisse, Enea, Romolo, Ippolito che sono ritenuti i fondatori di numerose città del Lazio tuttora esistenti.

Alatri, Albano, Anzio, Ardea, Ariccia, Cori, ma anche Formello, Lanuvio, Pratica di Mare, Priverno, Segni, Tuscolo, Rieti e, naturalmente, Roma, sono i centri legati alle vicende di dei ed eroi fondatori, ambientate in uno scenario che possiamo immaginare selvaggio e incontaminato, ancora rappresentato dai paesaggi suggestivi del promontorio del Circeo, della costa di Sperlonga, e dei Colli Albani con i Laghi di Albano e di Nemi.

Molti di questi eroi fondatori sono di origine greca e testimoniano il legame e gli intensi traffici commerciali tra i centri del Latium Vetus e le colonie della Magna Grecia almeno dal VI sec. a.C.

All'interno del documentario è presente una parte dedicata al mito di Ippolito, ritenuto da Pausania il fondatore della città latina di Aricia oggi Ariccia, illustrato con le riprese effettuate alle tempere murarie della Locanda Martorelli in virtù anche della collaborazione che negli ultimi anni il Museo di Lanuvio, diretto da Luca Attenni, e l'Archeoclub Aricino Nemorense, presideduto da Maria Cristina Vincenti, stanno portando avanti.

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Queste “storie sacre”, che ancora si leggono nel paesaggio moderno, sono state raccontate attraverso il linguaggio espressivo innovativo delle arti visive, accompagnate da un uso sapiente della musica, per farci comprendere e ri-appropriare del patrimonio culturale che ci circonda e che spesso è sottovalutato o poco conosciuto: in questo modo le città odierne del Lazio, che hanno origini leggendarie, sono state valorizzate poiché diventano “luoghi d’interpretazione”, in grado di essere pienamente vissute nel loro intreccio tra storia, cultura e paesaggio dalle stesse comunità che ci vivono. E i numerosi cittadini che hanno partecipato all’evento culturale, provenienti da tutti i centri dei Castelli Romani e da Roma, hanno recepito il messaggio al punto che dopo la proiezione si è aperto un dibattito sfociato sull’importanza del nostro territorio e i suoi valori quali il paesaggio e i beni culturali. Da più parti è emersa l’esigenza di candidare i Castelli Romani a Patrimonio dell’Unesco per tutelare questo immenso patrimonio.

L’evento è stato patrocinato dai Comuni di Ariccia e Lanuvio.

La serata si è conclusa con la visita alla Locanda Martorelli-Museo del Grand Tour, che si trova a pochi passi dal Palazzo Chigi e che ha l’affaccio sulla berniniana Piazza Di Corte, per ammirare le tempere oggetto di un recente intervento di restauro conservativo.