Cacciatore (M5S): “Legge aree a rischio, che sia davvero utile per i territori che hanno già dato”

Pubblicato: Martedì, 24 Settembre 2019 - Redazione politica

REGIONE (politica) - commento del consigliere regionale grillino rispetto alla legge sulle aree a rischio

ilmamilio.it - nota facebook

Pubblichiamo la nota Facebook pubblicata dal consigliere regionale Marco Cacciatore.

“Apprendo di questa iniziativa da parte del Presidente del Consiglio Regionale Buschini e della collega Battisti: per quanto mi compete, per la Valle del Sacco questo ed altro.

Tuttavia, la Legge aree a rischio di crisi ambientale deve essere strumento credibile e servire anche a tutte le aree violentate negli anni. Proprio per questo si è pensato di non citare in Legge aree in particolare, facendo in modo che la dichiarazione di area a rischio seguisse un iter amministrativo più semplice, attivabile per tutti i territori che fossero accertati a rischio e prima, al fine di prevenire, che un'area subisca danni ambientali da risanare con bonifica.
Ricordo che per dichiarare un'area a rischio è sufficiente una Delibera di Giunta Regionale, stimolata da atti d'Aula in Consiglio o da richieste dei Comuni, mentre la Giunta può anche intraprendere d'ufficio questa procedura.

In questi ultimi due mesi ho già tentato di far votare in Aula atti per indirizzare la Giunta a dare tutela ai sensi della LR 13/2019, con alternanti risultati. Sono disponibile al confronto e soprattutto attendo segnalazioni dai territori. Ma per dare reale salvaguardia, è necessario chiarire che un'area a rischio precede le attività di bonifica necessarie in caso di danno ambientale, mentre nella Valle del Sacco sono già presenti Siti di Interesse Regionale (SIR) e Siti di Interesse Nazionale (SIN) ai fini della bonifica, definita secondo la pianificazione in un Accordo di Programma, ad opera dell'eccellente Ministro Sergio Costa e secondo le iniziative dell'altrettanto eccellente Portavoce in Parlamento Ilaria Fontana.
Da par mio rilancerò, senza oppormi a questa proposta, chiedendo di arricchirla con le seguenti iniziative: volte a rinforzare le tutele per la Valle del Sacco e non solo.

  1. Le aree limitrofe ai siti SIR e SIN, per una fascia di rispetto da definire consultando territori ed esperti, devono essere considerate già aree a rischio, determinando senza alcun passaggio ulteriore l'attuazione degli strumenti previsti dalla Legge (stop a nuovi impianti impattanti, piano di risanamento, indagini epidemiologiche e monitoraggi, anche a spese degli eventuali accertati responsabili).
  2. Oltre allo stop agli insediamenti impattanti, nelle zone intorno a un SIR o SIN (vedasi ad esempio il progetto per trattamento rifiuti pericolosi a Ceprano, presso il cosiddetto "ex laminatoio"), si devono tutelare le aree probabilmente a rischio, fino al risanamento o all'accertamento che invece rischi non sussistano, evitando anche l'insediamento di attività che comportano alta concentrazione antropica (vedasi il progetto di insediamenti di centro commerciali, o scuole, uffici, ospedali, a ridosso se non all'interno dei SIR o SIN).
  3. Oltre ai siti SIR e SIN, va garantita la tutela delle aree a rischio anche per altre categorie di territori, che con tutta probabilità meritano tutela, risanamento o quantomeno accertamento: penso alle discariche interessate anche in passato da infrazioni europee come Malagrotta, nel cui spazio circostante è in progetto oggi una discarica di inerti, è in corso una trasferenza di rifiuti indifferenziati e una di multimateriale da frazioni secche dei rifiuti urbani (oltre ad essere stata interessata da roghi estivi, che hanno allarmato la popolazione visti i loro effetti sulla salute, amplificando il sospetto sulla salubrità del sottosuolo dell'intera Valle Galeria); penso ai territori interessati da interdittiva antimafia e inchieste che abbiano accertato condotte illecite o anche solo potenzialmente dannose, che con tutta probabilità possono aver generato effetti sul territorio e potrebbero generarne sulla Salute delle Comunità (vedasi ancora Malagrotta, l'ex TMB Salarioche secondo me merita riconversione a Polo Amministrativo, il sito di Ronciglianopresso Albano Laziale o l'Inviolata di Guidonia).

Visto che siamo a ridosso della discussione sul Piano Rifiuti, che finalmente potrà garantire consapevolezza perché le autorizzazioni siano rilasciate nel rispetto del principio di autosufficienza e prossimità, ho anche depositato già da tempo una Mozione per una moratoria sulle nuove autorizzazioni per nuovi impianti, ampliamenti, rinnovi o riattivazioni fino all'approvazione del Piano: attendo di discuterla in Aula.

So di aver dimenticato tantissimi territori, sofferenti per l'eccessivo impatto causato da insediamenti insostenibili: su questi attendo segnalazioni da parte di attivisti, portavoce o altri soggetti della società civile.
Resto in attesa e a disposizione, dalla parte delle Comunità e senza alcuna disponibilità al compromesso sulla priorità degli interessi pubblici realmente percepiti dalla cittadinanza”.

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