La controinformazione di Libero e Il Tempo: "Fa freddo, ma quali surriscaldamento globale!". Una vergognosa demagogia
Pubblicato: Lunedì, 06 Maggio 2019 - redazione attualitàFRASCATI (attualità) - Nonostante le inquietanti evidente scientifiche c'è ancora chi sceglie di soffiare sull'ignoranza
ilmamilio.it
Esattamente un mese fa, il 3 aprile, in un partecipato convegno presso la sede dell'Enea, a Roma, il dottor Roberto Morabito, direttore del dipartimento Sostenibilità dei sistemi produttivi e territoriali ENEA tracciava (cosa peraltro già nota) un quadro particolarmente allarmante sul surriscaldamento globale.
Portando in sala dati, numeri, scenari. Oltre ogni raigionevole dubbio.
Un surriscaldamento globale certificato e drammaticamente provato da un inarrestabile innalzamento dell'anidride carbonica nell'atmosfera come mai si era verificato negli ultimi 500mila anni, con un valore assoluto terribilmente vicino a quello che viene considerato il punto di non ritorno. Un innalzamento, vertiginoso, avviato con la rivoluzione industriale dell'800 e mai più fermatosi.
Oggi, "Libero" e "Il Tempo" scelgono apertamente la disinformazione soffiando sul vento del relativismo e della demagogia cavalcando, probabilmente nella speranza di vendere qualche copia in più, le posizioni più retrograde e conservatrici di una fetta di lettori.
Il concetto espresso è il seguente: fa freddo, è un maggio schifoso, di quale surriscaldamento globale stiamo parlando? Nel mirino finisce ovviamente anche Greta, perché no.
Una vergognosa controinformazione di matrice puramente demagogica che ignora deliberatamente quello che da anni la comunità scientifica internazionale sta cercando di comunicare sollecitando scelte politiche forti e lungimiranti: l'umanità sta ballando pericolosamente sul ciglio di un burrone che ha già iniziato a percorrere e che, comunque vada anche nella migliore delle ipotesi, sta già portando cambiamenti permanenti.
La temperatura media dell'atmosfera terrestre è già aumentata di 1°C: gli effetti sonno evidenti nello sciogliemento dei ghiacci in atto, nella costante desertificazione di nuove aree, in fenomeni atmosferici sempre più estremi anche alle nostre latitudini.
Ma si: è molto più facile lavarsene le mani, soffiare sul vento della demagogia e fare controinformazione. Perché è maggio ed ancora da qualche parte nevica. Dopo un inverno poco piovoso e che, con grande probabilità, porterà anche dalle nostre parti un'estate ancora una volta con disagi idrici.
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