Erasmus+ From me to we, il liceo Touschek di Grottaferrata ancora al centro d'Europa
Pubblicato: Martedì, 09 Aprile 2019 - redazione attualità
GROTTAFERRATA (attualità) - Dal 2 al 6 aprile il progetto di scambio culturale di respiro comunitario
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Dal 2 al 6 aprile si è svolto a Grottaferrata l’ultimo incontro di questo anno scolastico del progetto triennale (2017-2020) Erasmus+ From Me to We, volto a rafforzare le soft skills e a creare una rete di cooperazione e scambio culturale tra le scuole delle sei nazioni partner, che il Liceo Touschek ha ospitato per la seconda volta: Italia, Germania, Spagna, Polonia, Finlandia e Croazia.
"La particolarità di questo incontro - spiegano la coordinatrice del progetto professoressa Maria Rosaria Gismondi e la collaboratrice professoressa Donatella Luppi - è stata la presenza dei dirigenti delle sei scuole, o dei loro delegati, che si sono confrontati inizialmente sugli elementi di forza e di debolezza dei rispettivi sistemi scolastici, in seguito sulle aspettative di miglioramento che gli studenti possono apportare alla scuola. Inoltre, la delegazione dei dirigenti e dei docenti è stata ricevuta dal sindaco, dall’assessore alla cultura, dai rappresentanti della commissione cultura, presso il comune di Grottaferrata per un confronto costruttivo sull’istruzione e sui servizi afferenti alla scuola nelle diverse realtà geografiche".
Come di consueto, agli studenti coinvolti era stato pre-assegnato un compito: raccontare un episodio felice o triste legato alla vita scolastica e pubblicare la propria storia sul TWINSPACE del progetto. In contemporanea con l’incontro dei dirigenti, si è tenuto quindi un laboratorio di lavoro in piccoli gruppi sulle storie pubblicate, dalle quali sono state enucleate le ragioni più significative di soddisfazione o scontento verso la vita scolastica.
"Il momento culminante - aggiungono le docenti - è stata la tavola rotonda tra dirigenti e studenti (gli insegnanti nel ruolo di moderatori), durante la quale entrambe le componenti hanno discusso quanto emerso nelle rispettive sessioni di lavoro: è stato un dibattito franco e appassionato, che solo la stringente tempistica ha potuto condurre alla conclusione".
"Ci siamo scontrati dialetticamente, ma ci siamo regalati un’esperienza di profonda comunanza: letteralmente “con le mani in pasta” abbiamo cucinato fettuccine e gnocchi per poi cenare tutti insieme, dirigenti, studenti e insegnanti, rafforzando così il concetto di lavoro di squadra e il senso di comunità. Ovviamente non sono mancate le visite culturali a Roma, con il laboratorio di robotica presso la Rome Cup e il tour del centro storico, o nell’area dei Castelli", concludono.
L’apertura al mondo esterno, alla dimensione europea dell’educazione, a una didattica non solo rigidamente formalizzata, si sono rivelate strategie vincenti per sostenere e rafforzare gli obiettivi di tutte le istituzioni scolastiche coinvolte.
