Comune di Grottaferrata, dopo l'addio della Rasi siamo quasi alla paralisi
Pubblicato: Lunedì, 24 Dicembre 2018 - Marco Caroni
GROTTAFERRATA (politica) - La partenza per Viterbo della responsabile dell'area Economico finanziaria ha lasciato il sindaco Andreotti e l'intera macchina comunale in grande difficoltà. Ma lui non lo dice, distratto forse da giostre e luminarie
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Forse distratto dal tagadà, dalla ruota panoramica o dalla musica che pervade la città da giorni - e la pervaderà tra trombe e lazzi per ancora un bel po' - il sindaco Luciano Andreotti omette di dire che la sua macchina amministrativa pare vicina al collasso. Partita alla volta di Viterbo la dirigente Ivana Rasi - sul cui contratto nonostante le varie sollecitazioni il buon Andreotti, forse distratto dalle luminarie e dalla ribalta, non ha mai inteso fornire chiarimenti (sperando che nessuno avanzi esposti) - il Comune di Grottaferrata è rimasto tra le mille difficoltà di chi si è trovato, tra capo e collo, a doversi caricare delle mansioni e del lavoro della ex dirigente.
Una ripartizione delle attività che, anche per mere questioni di carichi di lavoro o solo di competenze, a sentire i beninformati non starebbe davvero consentendo al Comune di riprendere la normale routine amministrativa.
Andreotti, forse distratto, non lo dice ma la questione è seria.
Perché se non si corre ai ripari in breve tempo - ovvero non si recupera un altro responsabile del settore - si rischia la paralisi completa. E non parliamo di un settore della macchina comunale qualsiasi: parliamo dell'area Economico Finanziaria, quella attraverso la quale passa tutto. Tutto
Luciano Andreotti, portato a casa il gemellaggio con Betlemme, abbandonati per strada tutti i punti del suo programma, non lo dice ma è in grande difficoltà.
Ma chi se ne frega. Ci sono le giostre e le luminarie, per il resto bisogna tirare a campare. Magari nessuno se ne accorge.
Commenti
Ciò che invece ancora non sappiamo se quest'altra assenza contribuirà alla paralisi o che possa sbloccarla
Siamo al disfacimento amministrativo dopo 25 anni di disfacimento politico.
Un Commissario solo per "rifare" il Comune non basterà.
Fatto il Comune resta da fare i Cittadini. Cominciamo dai tanti mai compromessi