Rocca di Papa, ipotesi decadenza Carnevali: la Prefettura interessa il Ministero per dare una “interpretazione univoca”

Pubblicato: Giovedì, 29 Novembre 2018 - redazione attualità

Risultati immagini per rocca di papa comune mamilioROCCA DI PAPA (attualità) – Rinviata ogni decisione richiesta dal sindaco sul consiglio comunale del 18 settembre

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“Questo Ufficio ritiene di dover interessare codesto Ministero (dell’Interno) sulle questioni poste, in virtù del fatto che dalle ricerche effettuate in detta specifica materia, non sono state individuate ipotesi simili e soluzioni inconfutabili, per dare una interpretazione univoca e valida dall’ufficio richiedente”. Questa la conclusione della nota della Prefettura di Roma in merito alla segnalazione del mancato inserimento all’ordine del giorno del Consiglio Comunale del 18 settembre 2018 sull’ipotesi di decadenza del consigliere comunale Roberta Carnevali.

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Tutto ha origine quando il sindaco Emanuele Crestini ha segnalato agli organi competenti che il presidente del consiglio comunale Massimiliano Calcagni non aveva ritenuto inserire nell’ordine del giorno del consiglio comunale del 18 settembre 2018 il punto relativo alla eventuale decadenza del consigliere Roberta Carnevali per le ripetute assenze in assise consiliare. La Prefettura nel merito scrive: “Richieste al presidente del consiglio comunale specifiche informazioni sul punto, lo stesso evidenziava che non sussistono modalità formali per consentire ai consiglieri di informare delle assenze e che nel caso di specie, in seguito alle assenze del consigliere Carnevali, su richiesta di altro consigliere comunale, era stata avviata la procedura di decadenza del predetto consigliere Carnevali da parte del segretario generale dell’ente”. “Sempre nella predetta nota il Presidente specificava che il consigliere Carnevali aveva fatto pervenire in seguito – prosegue la Prefettura - una nota con le ‘ulteriori informazioni’ richieste nella comunicazione di avvio del procedimento, al segretario comunale ed a tutti i colleghi nella quale dava conto delle proprie assenze, allegando, una certificazione di un’associazione”.

Calcagni ha comunicato inoltre che il consigliere Carnevali non aveva potuto esercitare il diritto di accesso al relativo fascicolo d’ufficio per acquisirne una copia da consegnare ad un legale per l’impugnativa della eventuale delibera di decadenza. Successivaemte con nota a firma del Segretario Generale, il consigliere veniva informato che la competenza a decidere sulla contestazione della decadenza spettava unicamente al Presidente del Consiglio comunale ed al Consiglio Comunale.

In merito a ciò, la Prefettura sottolinea: “Esponeva, il Presidente, che le valutazioni di merito da egli stesso operate sulle giustificazioni fornite dal Consigliere Carnevali sulle sue assenze non consentivano, a suo parere, la declaratoria della decadenza, ma che sarebbe stato opportuno che vi fosse un apposito regolamento dell’ente al fine della contestazione di buna fede delle assenze ai consiglieri, essendosi passati, nel tempo ed a causa di quanto sopra, dalla comunicazione verbale a quella scritta corredata di allegati e certificazioni”. “Pertanto nel richiamate la particolare attenzione sulla correttezza degli adempimenti che attengono a ruolo e funzioni ‘super partes’ della figura del Presidente del Consiglio comunale – conclude la Prefettura - che consolidata giurisprudenza ha chiarito essere posta a garanzia del corretto funzionamento dell’organo consiliare e della corretta dialettica tra maggioranza e minoranza, si pone, quindi, il quesito se la valutazione delle giustificazioni, in assenza di specifica disciplina regolamentare e/o statutaria sul punto , sia demandata esclusivamente al Presidente del Consiglio Comunale, ovvero se tale valutazione debba essere effettuata dal Consiglio Comunale, al fine della eventuale pronunzia di decadenza del consigliere assente”. Da qui la necessità di interessare il Ministero dell’Interno, al fine di avere una evidenza specifica e precisa di quanto accaduto.