Grottaferrata, 'Città al Governo' sulla ricorrenza del 4 Novembre

Pubblicato: Sabato, 03 Novembre 2018 - redazione politica

Risultati immagini per 4 novembre mamilioGROTTAFERRATA (politica) - "Al di là della povertà di simboli e mezzi spiegati dall’Amministrazione Comunale di Grottaferrata, è una delle più importanti ricorrenze della Repubblica Italiana" 

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Tra le forze politiche di Grottaferrata anche la 'Città al Governo' ha pubblicato, attraverso la sua pagina ufficiale Facebook, una riflessione sulle celebrazioni del 4 Novembre e la Grande Guerra:

"Per noi quel fatidico Quattro Novembre non è il misero contentino da prendersi in cambio dell’onta disonorevole toccata prima al fascismo e poi alla vituperata e servile esperienza della “repubblica sociale”.

Il Quattro Novembre, al di là della povertà di simboli e mezzi spiegati dall’Amministrazione Comunale di Grottaferrata, è una delle più importanti ricorrenze della Repubblica Italiana perché il nostro Stato, pur se in via ereditaria, si fonda tanto sulla storia che ricordiamo, appunto, il Quattro Novembre quanto sui fatti che glorificano la data del 25 Aprile o che rendono solenne il Primo Maggio.

Non esistono, tanto per cominciare, festività di una parte in contrapposto ad altre solennità. È la nostra Costituzione che, per legge statuale, riassume in sé il significato e il portato storico e politico di ognuna delle nostre ricorrenze solenni.
 
Non dare risalto a ciascuna di queste date, magari per timore di dover cadere in qualche misera trappola pseudo ideologica, è grave. Ma altrettanto grave è riempire di retorica nazionalista una ricorrenza prevista dalle leggi della Repubblica, Stato votato per statuto alla pace e alla cooperazione tra i popoli.

È nello spirito della Costituzione Repubblicana, quindi, che va interpretato il “Quattro Novembre” ponendo in risalto il sacrificio di tanti poveri figli d’Italia mandati a morire in quella che il Papa chiamò a ragione “L’inutile strage”; quel sangue, malamente sfruttato da coloro che prima non seppero onorarlo nelle trattative post belliche e da chi successivamente se ne ammantò per instaurare la dittatura, è stato riscattato dalla Resistenza e dalla lotta di liberazione. Quel sangue puro e nobile perché versato soprattutto dalla povera gente va ricordato come monito perenne di pace e di fratellanza trai popoli oltre che come spinta per la nostra volontà ad una vera unità europea e al superamento dei nazionalismi.

Per il dettato della nostra legge fondamentale, la nostra Costituzione Repubblicana, chi non sa condividere questa prospettiva si pone al di fuori della legalità e ogni Autorità Pubblica che non sappia porre in risalto gli obiettivi politici dello Stato non ossequia certamente i propri doveri".