Il Municipio : Comune di Genzano di RomaGENZANO (attualità) – 4 consiglieri sottolineano il comportamento dell’Assessore Castelli

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I consiglieri comunali di minoranza Rosatelli, Gabbarini, Neglia e Di Veronica hanno firmato una mozione rivolta al sindaco, al segretario comunale e al presidente del consiglio su un episodio accaduto nella seduta di Ia Commissione consiliare.

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In una prima riunione del 13 Luglio, avente come ordine del giorno la ‘Discussione ed approfondimento sulla tematica ‘Rigenerazione urbana”, sono state manifestate dagli esponenti varie problematiche quali: la conoscenza del nome dei tecnici che avevano redatto il piano, l’impossibilità di esaminare la documentazione inviata con particolare riferimento alle tavole non comprensibili sul computer, la necessità di integrare le tavole con la zonizzazione di Prg per comprendere le descrizioni normative contenute negli schemi di deliberazione; la opportunità e la necessità di discutere della problematica in una commissione speciale nella quale trattare le diverse tematiche con la presenza dei membri effettivi dei gruppi consiliari.

Nella stessa seduta l’assessore, rispondendo alle domande dei consiglieri, aveva affermato che il piano di rigenerazione urbana era stato redatto da lui senza alcun affidamento di incarico professionale e tecnici esterni e che si stava cercando la figura dell’ufficio tecnico per condividere le elaborazioni e sottoscrivere delibere e grafici.

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In una successiva riunione del 20 luglio, il consigliere Pierluigi Rosatelli faceva presente che, in considerazione della complessità della problematica, venisse convocato nella riunione il dirigente funzionario che aveva redatto la documentazione progettuale per rispondere alle domande dei consiglieri comunali. Tale presenza era fondamentale per garantire “massima trasparenza del procedimento e la partecipazione dell’ufficio tecnico comunale il cui responsabile – affermano i consiglieri - avrebbero dovuto già sottoscrivere i documenti oltre ad applicare poi la normativa che si vuole approvare”. Discussione che sarebbe servita anche in relazione al potenziale impatto della normativa sulla urbanistica territoriale, per una attenta analisi da parte del consiglio comunale al fine di evitare azioni speculative".

Durante la riunione - sottolineano ancora i consiglieri comunali - “l’assessore Castelli evitava qualsiasi analisi tecnica sulla problematica e usava una serie di parole offensive sul piano personale nei confronti di due consiglieri comunali che stavano svolgendo il proprio ruolo".

Anche il consigliere Gabbarini che aveva chiesto che per la riunione venisse convocato con il dirigente, è stato coinvolto dalle parole dell’assessore. I due consiglieri di minoranza hanno così contestato il comportamento – definito ‘scorretto’ - dell’assessore e lo stesso riteneva di dover abbandonare la commissione.-

Nel documento i consiglieri fanno presente che è stata constatato che “la decisione del presidente della Commissione, accettata da tutti i componenti, con la quale si è deciso di riaggiornare i lavori della commissione al momento ‘in cui ci sarà un dirigente dell’ufficio tecnico’, dà esplicitamente ragione alle doglianze dei consiglieri Rosatelli e Gabbarini che hanno evidenziato la scorrettezza della procedura in essere”.

Inoltre i consiglieri di minoranza sottolineano la condotta dell‘assessore – definita ‘impropria’ - in quanto “ha predisposto degli elaborati tecnici in ‘sostituzione’ dell’ufficio tecnico senza alcun affidamento, da parte dello stesso Utc, di alcun incarico professionale esterno e ciò in aperto contrasto con il principio di separazione tra le funzioni di indirizzo politico e amministrativo e quelle di gestione amministrativa stabilito dall’art 97 della Costituzione a rafforzato da norme specifiche”.

Non solo. Nella mozione i consiglieri ribadiscono che l’assessore ha ritenuto di rispondere personalmente a due lettere inviate dai consiglieri non alla sua persona ma al sindaco e altri consiglieri comunale ed ha usato parole offensive nei confronti dei due esponenti.

Rosatelli, Gabbarini, Neglia e Di Veronica, in conclusione, hanno chiesto esplicitamente al sindaco, nella mozione , di esaminare la condotta dell’assessore al fine di rientrate nel corretto dibattito, formulando anche le scuse ai diretti interessati.

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