MONTE COMPATRI (politica) - Botta e risposta a durissime note tra i due competitor

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E' un botta e risposta rovente quello che, in queste ore, l'ex sindaco Marco De Carolis (oggi ricandidato) e il candidato sindaco Francesco Ferri si sono scambiati su Facebook.

De Carolis ha attaccato duramente e il suo competitor ha replicato. Due post lunghissimi ed articolati.

 

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"In queste calde serate estive il candidato Ferri ci racconta delle favole che potremmo raccontare ai nostri figli prima di andare a dormire", ha scritto De Carolis.

"L'idea della navetta elettrica è talmente bella che possiamo essere tutti d'accordo, però governare significa compiere delle scelte. Con la crisi economica che stiamo attraversando le belle idee devono essere affiancate ad una concreta fattibilità economica. Sarebbe interessante sapere dal candidato Ferri da Grottaferrata quale servizio vorrebbe tagliare ai cittadini di Monte Compatri per sostenere l'impegno economico della navetta. Giusto per essere realisti.

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Il parcheggio multipiano: wow! Che grande soluzione ha trovato Ferri!! Solo che si tratta ancora una volta di una favoletta. Ferri non sa, perché non ha studiato, né ha approfondito la questione, che il progetto originale prevedeva già un parcheggio multipiano e che lo stesso fu bocciato dalla sovrintendenza. Inoltre, l'area in questione è sottoposta ai vincoli della legge Sarno, in quanto considerata ad alto rischio frana.

La scalinata sotto il belvedere fu realizzata dal sottoscritto. Ero assessore ai lavori pubblici e mi impegnai per garantire l'esecuzione di questo intervento. È auspicabile che un candidato sindaco abbia anche idee proprie e che, semmai, provi a superare chi lo ha preceduto invece di esserne la brutta copia.

 

gottodoro mamilio

La favola di Palazzo Altemps è la più divertente, colui che ha paralizzato l'iter per il restauro e la messa in sicurezza dovrebbe avere la decenza di non toccare l'argomento. Entrando nel merito, prima di qualsiasi intervento su un edificio storico, sarebbe il caso che Ferri ci spiegasse quale destinazione immagina per Palazzo Altemps per poter successivamente pianificare un recupero funzionale al tipo di attività prevista. Infine, ma questo proprio non sembra interessare al nostro menestrello, ci dovrebbe spiegare con quali soldi scriverebbe il lieto fine di questa favoletta, se con l'ingresso dei privati o, magari, superando il limite dell'indebitamento dell'Ente. Noi avevamo, ed abbiamo tuttora, le idee chiarissime. Un polo universitario (Tor Vergata) col quale a suo tempo, prima che Ferri ebbe la splendida idea di bloccare la messa in sicurezza, avevamo avviato contatti proficui e io partecipai persino ai sopralluoghi con il rettore. Oltretutto a basso impatto sulle casse comunali. Il Centro Storico è stato paralizzato, chissà se il candidato Ferri se n'è accorto mentre passeggiava senza incontrare nessun cittadino nei vicoli...

Le facciate. Monte Compatri, incredibile doverlo spiegare ad un candidato sindaco, ha un Centro Storico Medievale tra i meglio conservati dell'intera regione. Stupisce che al candidato sfugga la necessità di un piano delle cromie, un intervento propedeutico al rispetto della natura storica del patrimonio architettonico senza il quale qualsiasi incentivo all'azione rischierebbe di essere controproducente.

Prima di sperticarsi in promesse, se vogliamo fare politica in modo serio e confrontarci sui contenuti e sulle prospettive di sviluppo, sarebbe bene imparare ad approfondire i singoli temi e verificare che i programmi siano possibili e sostenibili".

Insomma, un attacco in piena regola. Ma la replica di Ferri non si è fatta attendere ed è stata di ugual tenore, se non superiore.

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"E’ imbarazzante leggere quello che il Tutankhamon della politica monticiana è riuscito a scrivere in queste ore. In Consiglio comunale a casacche alterne dal 1994, Marco De Carolis è riuscito ad accusare dello stato di degrado e di isolamento istituzionale chi non ha mai governato Monte Compatri", scrive Ferri senza mezzi termini.
"Il responsabile principe dell'attuale situazione che oggi vive il paese, dichiara di avere soluzioni per tutto i problemi. Come mai però non è riuscito ad applicarne neanche mezza?
Incredibile, che coraggio!
Chi con spregiudicatezza è stato responsabile dell'acquisto di un seminterrato (da destinare all’URP - oggi chiuso) che costerà ai cittadini oltre 200mila euro, con un mutuo in scadenza nel 2038 al tasso del 4% ovvero chi non ha mai rinegoziato mutui che pagheremo fino al 2041 al tasso di oltre il 5%, pensa addirittura di dare agli altri lezioni su come tenere a bada i conti dell’Ente.

 

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Lo dico a chiare note: è inammissibile non progettare un piano di rilancio del Centro storico.
Occorre trovare ed investire tutte le risorse necessarie e, in tal senso, un servizio di mobilità alternativa e le rispettive infrastrutture sono elementi necessari per tornare a far splendere il cuore pulsante del paese.
È intollerabile, inoltre, non incentivare la ristrutturazione e la conservazione di un patrimonio architettonico di evidente bellezza come il nostro Centro storico, sia per mezzo di iniziative comunali, sia facilitando l'utilizzo degli strumenti ad oggi messi in campo dal Governo centrale.
Il Tutankhamon di un tempo passato che non tornerà più è stato capace, su Palazzo Altemps, di confondere una lettera interlocutoria per il nulla osta di avvio del progetto, ha dimenticato di aver cambiato 5 responsabili dei lavori pubblici in pochi anni e di non esser stato in grado di mettere in sicurezza l'area a valle del parcheggio di viale Europa e via Cavour in seguito al dissesto idrogeologico del 2008.
Per lui il problema è sempre degli altri, mai il suo.
Ci sarebbe tanto da dire al faraone, ma noi abbiamo altro a cui pensare. C'è un paese da ricostruire e riprogettare, i ricordi li lasciamo a chi non ha interesse per il futuro, salvo il suo".
Insomma sì, è un sabato rovente.