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GROTTAFERRATA (politica) - Il candidato sindaco: "Il centrodestra a Grottaferrata c'è ed è vivo, il problema è di chi non è venuto con noi"
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Nel corso del confronto pubblico di ieri pomeriggio a Capodarco tra i candidati sindaco di centrosinistra, Mirko Di Bernardo e di centrodestra, Lorenzo Letta, sono stati diversi gli spunti emersi dalle risposte che gli aspiranti primo cittadino hanno dato alle domande - libere e non preparate - poste dai giornalisti organizzatore dell'incontro.
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Se l'aspetto programmatico/amministrativo ha evidenziato le differenze tra i due candidati, non meno interessanti sono state le domande relative all'aspetto prettamente politico della competizione elettorale.
In particolare è stata interessante la risposta che Lorenzo Letta ha fornito alla domanda posta dalla giornalista Claudia Proietti in merito alla possibilità di ricucire, dopo le elezioni del 12 giugno, con quella parte di centrodestra della città che non si è riconosciuta nel suo progetto politico. Ovvero, segnatamente, col gruppo che oggi supporta la candidatura di Luigi Spalletta (comunque non nominato), assente immotivato al confronto.
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"Il centrodestra a Grottaferrata c'è ed è forte. Ci siamo, abbiamo intrapreso un percorso di rinnovamento e di rilancio della nostra azione politica, attorno ai nostri valori e con forte spinta identitaria - ha detto Letta - . Chi non ha aderito alla nostra proposta? Bè, il problema è il loro e bisogna chiedere loro il perché di questa scelta".
E ancora: "Se c'è chi ha deciso di abbandonare la casa del centrodestra non pensi che domani il portone sia aperto, la strada è lunga. Avoja a magnà minestra, avoja a magnà patatine fritte".
Fine della storia.
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