GROTTAFERRATA (politica) - All’incontro, per diversi motivi, hanno dato forfait tre dei cinque aspiranti alla carica di sindaco.

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Si è da poco concluso l’incontro pubblico tra i candidati a sindaco di Grottaferrata, ultima vera occasione per ascoltare le loro voci e le loro idee prima del voto del 12 giugno. Il dibattito, inizialmente previsto a Piazza Cavour, si è svolto a Capodarco davanti ad un nutrito capannello di persone.

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Al confronto, dei 5 candidati sindaco - Luciano Andreotti, Nicola Casabulo, Mirko Di Bernardo Lorenzo Letta, Luigi Spalletta - solo in due si sono presentati: Di Bernardo, candidato di area centrosinistra, e Lorenzo Letta, candidato di centrodestra. Nel corso dell’incontro - promosso e moderato dal direttore della nostra testata Marco Caroni, con Andrea Titti, direttore di Meta Magazine, e Claudia Proietti, redattrice di Castelli Notizie - i candidati si sono soffermati inizialmente sui loro programmi elettorali per chiudere con questioni di carattere prevalentemente politico.

Le domande, poste a turno dai giornalisti, hanno toccato inizialmente i temi centrali delle rispettive campagne elettorali in via di conclusione. Sicurezza, lavoro e identità per Lorenzo Letta (FDI, FI, Lega e la lista civica Patto per l’ambiente). Partecipazione, sostenibilità, inclusività e attrattività per Mirko di Bernardo (PD, Mirko Di Bernardo Sindaco, La Città al Governo, Per Cambiare Grottaferrata, Movimento 5 Stelle, Italia Viva, Grottaferrata al Centro, Siamo Grottaferrata).

Il primo a prendere parola è stato il candidato di centrosinistra: “Il programma elettorale, frutto di un percorso di grande partecipazione, rappresenta le istanze fondamentali che per noi vengono dalla società civile. Siamo partiti dall’Agenda 2030 dell’Onu sullo sviluppo sostenibile e abbiamo cercato di concentrare quei principi, che per noi sono il futuro, dentro problemi concreti dell’amministrazione pubblica di un ente locale e quindi - continua il candidato sindaco - ci sono due direttrici fondamentali che muovono la nostra azione: la partecipazione già nell’idea stessa di pensare agli obiettivi di Grottaferrata, e poi, una partecipazione continua che accompagnerà le scelte di questa amministrazione, come ad esempio l’istituzione dei Comitati di quartiere, il rilancio di tutti gli organi di partecipazione che coinvolgano i giovani: il consiglio dei bambini, il consiglio dei ragazzi, il consiglio dei giovani. Dentro il nostro programma – ha concluso Di Bernardo - la partecipazione coinvolge i cittadini per le scelte strategiche della cura, della tutela e della sostenibilità del verde e va in un forte contenimento del consumo di suolo”.

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Lorenzo Letta ha invece aperto il suo intervento dando una definizione di Identità grottaferratese: “Noi in questi anni abbiamo abdicato rispetto ai territori a noi confinanti per quanto riguarda le scelte politiche, le infrastrutture e i servizi. Abbiamo un Paese che ha diverse vocazioni fondamentali, penso al turismo enogastronomico: ospitiamo ristoranti, bar e attività turistiche e non siamo un Paese che realmente ha investito in eventi in grado di portare lustro ai nostri territori. Siamo un Paese - continua Lorenzo Letta - che vive anche di un turismo religioso. Abbiamo l’Abbazia che va restituita ai cittadini. Ci sono decine di ville che devono essere riaperte e visitabili. ”Tra le tante azioni, tutte descritte nel programma elettorale, volte alla sicurezza vi è “l’istituzione del consigliere delegato alla sicurezza e al decoro. Questo consigliere farà da raccordo tra l’Amministrazione, i cittadini, forze dell’ordine e associazioni di volontariato. Questa non è - conclude il candidato di centro destra - un’attività di punizione ma di prevenzione. Bisogna evitare i reati come quelli ambientali: il sentiero 508 è solo un esempio”.

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Tanti i temi affrontati nel corso del dibattito: i rapporti tra la città e gli enti sovracomunali, il rapporto tra il consumo del suolo e lo sviluppo edilizio, il tema dei giovani con un particolare riguardo alla sicurezza. 

Foto di Federico Smacchi

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