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- Scritto da Federico Smacchi
GENZANO (attualità) - Il primo cittadino spiega la sua visione di ripresa economica e illustra i progetti dell’amministrazione per il prossimo futuro
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Neanche un anno dal suo insediamento, il sindaco di Genzano Carlo Zoccolotti è alle prese con una sfida complicata: il rilancio del paese dopo due anni di commissariamento, fronteggiando le ricadute negative di un anno e mezzo di pandemia.
In questa intervista verrà messa in luce la linea dell’attuale amministrazione per contribuire alla ripresa economica (e non solo) del territorio. Una ripresa che passerà dagli investimenti infrastrutturali e dalle iniziative di carattere sociale.
Quali sono i progetti per la ripresa che la sua amministrazione sta portando avanti?
Il nostro obiettivo è il rilancio del paese, intervenendo sul comparto commerciale e turistico per massimizzare l’efficacia dell’offerta commerciale. Tutto dipenderà anche dalle disposizioni governative, che a volte limitano la nostra attività, ma stiamo già pensando all’estate, cercando di favorire il più possibile le attività all’aperto. Dai piccoli spettacoli e le iniziative sparse sul territorio a provvedimenti più corposi come la riqualificazione di via del Perino, una delle vie che scende al lago. Vogliamo rendere il percorso pedonale e fruibile alla cittadinanza, stesso discorso per i parchi della città. Insomma, migliorare l’accessibilità dei luoghi all’aperto, utilizzandoli per aumentare l’indotto delle realtà commerciali cittadine.
Rilanciare dal punto di vista dell’indotto, in che modo?
Ci sono diversi progetti in cantiere, come dicevo l’obiettivo è il rilancio del paese in un’ottica di lungo termine, cosa che passa dalla creazione di un ambiente capace di attrarre investimenti e turismo. C’è un progetto per la riqualificazione della stazione, cosa su cui puntiamo molto proprio per favorire un migliore accesso alla città. Ancora, in città c’è una forte presenza di edifici sottoutilizzati o non utilizzati a fatto, anche questi costituiscono un’opportunità da sfruttare al meglio: ridare identità a questi luoghi contribuirà al rilancio turistico ed economico, e porterà un valore aggiunto importante alla città. Tra questi, ad esempio, c’è il teatro comunale, per il quale stiamo investendo al fine di renderlo nuovamente fruibile. Una serie di interventi che richiederanno tempo, su queste cose purtroppo è difficile osservare dei risultati nel breve termine. Il nostro impegno è quello di ridare una visione politica alla città dopo ben due anni di commissariamento.
Lei si è insediato ad ottobre 2020, che situazione ha trovato al suo arrivo? Quali sono state le criticità maggiori, sempre in tema di programmazione della ripresa?
Abbiamo dovuto far ripartire la macchina comunale dopo questi due anni di commissariamento in cui, senza attribuire colpe, si sono rimandati alcuni temi importanti. È mancata quella spinta politica, che ora stiamo dando, per risollevare una città che ha visto una lunga stasi amministrativa, o almeno così è stata percepita. Tutto quello che abbiamo fatto negli scorsi mesi è stato mirato a ridare una visione lungimirante dell’amministrazione cittadina. Un bilancio estremamente rigido, di recente approvazione, che in parte limita il nostro spazio di manovra. La ripresa sarà un processo lento, ma solo ponendo le giuste basi si potranno raggiungere i risultati a cui auspichiamo.
37 anni, lei è uno dei sindaci più giovani dei Castelli romani. Secondo lei qual è la ricetta per riavvicinare i giovani alla politica, e allo stesso tempo renderli partecipi di questa ripresa?
Per i ragazzi e le ragazze della nostra comunità ci stiamo impegnando molto dal punto di vista infrastrutturale, e nei prossimi mesi sono previste anche delle iniziative di carattere formativo, al pari della recente giornata archeologica agli scavi della tomba romana. Per le scuole ci sono oltre 5 milioni di euro di investimenti che andranno a migliorare la qualità degli edifici scolastici nei prossimi anni, un passaggio fondamentale per questa amministrazione. Tornando sul progetto degli scavi, il suo scopo è rendere più partecipi i ragazzi alla comunità con un contributo fattivo. Nelle mie visite alla scuole, ascoltando gli studenti, cerco di coinvolgerli nell’attività amministrativa: quali sono secondo loro i problemi e le possibili soluzioni. Riavvicinare i ragazzi alla politica significa anche fargli comprendere le difficoltà dell’amministrare una città, riportando la politica a una dimensione sociale, non a un livello astratto e distante come troppo spesso è vista dai giovani.
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