GENZANO (cronaca) - Le indagini della Polizia Penitenziaria unitamente alla Procura di Velletri diretta dal procuratore capo Giancarlo Amato, proseguono per accertare da dove provenisse quel grosso quantitativo di droga 

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Dopo l'arresto per detenzione e spaccio di droga nel carcere di Velletri (avvenuta 5 giorni fa, ad opera della Polizia Penitenziaria all'interno della Casa Circondariale, dove nella sua borsa, insieme ai prodotti per l'igiene personale da consegnare ad alcuni detenuti è stata trovata sostanza stupefacente e alcuni telefoni cellulari) e dopo la convalida dell'arresto da parte del giudice per le indagini preliminari della Procura di Velletri, il religioso salesiano Don Maurizio Verlezza è stato trasferito agli arresti domiciliari nella sua casa romana.

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Don Verlezza, sacerdote 62enne, in servizio pastorale presso l'Istituto Salesiano di Genzano e prima ancora sacerdote in una parrocchia di Latina, con una lunga esperienza anche presso la sede centrale dei Salesiani di Roma, è da qualche giorno al centro delle cronache locali e nazionali.

Le indagini della Polizia Penitenziaria unitamente alla Procura di Velletri, diretta dal procuratore capo Giancarlo Amato, proseguono per accertare da dove provenisse quel grosso quantitativo di droga portato in carcere dal sacerdote ( circa un kg e mezzo tra hashish e 60 grammi di cocaina, oltre cha alcuni telefonini).

Il ruolo di sacerdote all'interno del Penitenziario di via Cisternense don Maurizio lo stava svolgendo da circa un anno, unitamente alle sue mansioni presso lo storico istituto salesiano di Genzano di viale Mazzini, dove sono rimasti tutti increduli e si augurano che le indagini chiariscano ogni dettaglio e facciano pienamente luce sul fatto. A Genzano, in tanti lo avevano preso a ben volere da quando era arrivato dai Salesiani, in questi ultimi 3 anni.

"Un sacerdote che abbiamo sempre stimato, molto disponibile, aperto al mondo giovanile, sempre presente per le iniziative in favore dei giovani, e quando si organizzavano incontri ed eventi contro l'uso di stupefacenti, il bullismo e altre delicate tematiche legate ai giovani", commenta un cittadino di Genzano che lo conosceva da quando circa 3 anni fa era arrivato nella cittadina dell'infiorata.

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"Aveva anche organizzato insieme al Comune una giornata con don Ciotti, presso il Cinema Teatro dei Salesiani, la scorsa Primavera, dove si è parlato proprio di queste tematiche, delle comunità di recupero per tossici dipendenti e del sostegno e l'aiuto da dare ai giovani vittime della droga per uscire da questo tunnel devastante, sono veramente senza parole, mi auguro che presto ne sapremo di più e che i fatti verranno accertati pienamente", dichiara una donna e mamma che frequenta dell'Istituto Salesiano genzanese, dove si fanno molte iniziative per giovani, adulti, a livello culturale, sociale, da sempre .

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Ora le indagini dovranno chiarire tutti i segmenti di un'operazione della Polizia Penitenziaria e della Procura di Velletri che prosegue per capire l'esatto ruolo del religioso all'interno del carcere, i suoi rapporti con alcuni detenuti e da dove provenisse il denaro trovato nella sua abitazione dell'Istituto Salesiano genzanese, al fine di accertare, che la somma di circa 20 mila, non fosse legata all'arresto della scorsa settimana, ma ad altre attività lecite dell'istituto stesso . 

Intanto dall'Ufficio Comunicazione della sede centrale dell'Istituto Opera Salesiana di Roma, a firma del responsabile delle relazioni esterne arriva questo comunicato che riportiamo nel pieno diritto di cronaca  : 

Come Salesiani dell’Italia Centrale abbiamo appreso con profondo dolore e preoccupazione le notizie giudiziarie riguardanti fatti relativi al Salesiano Sacerdote Don Maurizio Verlezza. Siamo consapevoli che tutto ciò lede gravemente la convivenza civile, la comunità ecclesiale, ed in modo particolare l’istituzione carceraria nella sua funzione rieducativa e riabilitativa: istituzioni e organismi coinvolti in una unitaria finalità civile e sociale nella quale si inserisce anche la missione della Congregazione Salesiana e che consiste nell’operare costantemente per formare buoni cristiani e onesti cittadini. Confermiamo la stima e la fiducia nella persona di Don Maurizio, sempre generoso e appassionato nella sua quotidiana dedizione specie per le persone adulte e giovani in particolari situazioni di disagio e difficoltà, e stentiamo anche solo a ipotizzare che volontariamente e coscientemente abbia agito in contraddizione con quei valori sui quali fonda la sua vita. Confidiamo nella autorità giudiziaria e negli organi inquirenti impegnati a delineare quanto realmente accaduto, e accogliamo positivamente la decisione con la quale don Maurizio è stato posto agli arresti domiciliari. Ci paiono doverose alcune precisazioni. Don Maurizio Verlezza, finora domiciliato a Genzano, non è Superiore dell’Istituto; non è Parroco; non è Direttore dell’Oratorio che è invece affidato per il coordinamento delle attività a un gruppo di laici. Solo da alcuni mesi fa parte degli operatori che svolgono servizio all’interno della Casa Circondariale di Velletri. Dalla perquisizione e dagli atti non risulta il sequestro di alcuna somma di denaro.
 
Don Gian Luigi Pussino Ufficio Comunicazione – Portavoce

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