- Dettagli
- Scritto da Redazione politica
GROTTAFERRATA (politica) - Il partito di Giorgia Meloni scettica sull'attuabilità di quanto annunciato dal primo cittadino
ilmamilio.it - nota stampa
Riceviamo da Elisabetta Mantoni, delegata alla comunicazione di Fratelli d'Italia Grottaferrata, e pubblichiamo.
“É da poco trascorsa la data del 14 luglio, evocativa della Rivoluzione Francese e il nostro sindaco, insieme alla sua Giunta, si riscopre nella versione moderna del Re Sole, iniziando a gettare brioches avvelenate da Palazzo Consoli.
La cittadinanza, ignorata da tempo da cotanta Corte, continua a lamentarsi di questa gestione e lo fa soprattutto attraverso gruppi social, con commenti altrettanto ignorati.
Improvvisamente, a circa nove mesi dalla scadenza del suo mandato, il Monarca si accorge che esiste il dissenso e risponde con uno dei suoi “proclami”.
Il 16 luglio esce sulla stampa locale un “editto” autocelebrativo con il quale interviene illustrando alla cittadinanza i suoi progetti di intervento riguardo alla destinazione dei beni confiscati alle mafie.
Già si era risvegliata l’attenzione dei più sulla questione ex Bazzica, e il Sindaco decide di annunciare la creazione di un tavolo di confronto tra il Comune, gli enti del Terzo settore ed i cittadini stessi.
Spunta così la tardiva idea di co-progettazione, ora rivolta al riuso del fabbricato incluso nel complesso residenziale “Colle delle Ginestre”.
Sottolineando ampollosamente, come si addice ad un sovrano, il “plauso” e le “congratulazioni” ricevute, il nostro Primo Cittadino ci rende edotti dell’apprezzamento ricevuto da non meglio specificati, illustri rappresentanti delle Istituzioni, da accademici, avvocati e magistrati.
Torna così ad autocelebrarsi , come da abitudine da tempo consolidata, ma i cittadini iniziano a domandarsi il motivo per cui il nostro Sindaco e dette chiarissime personalità debbano ritenere così straordinario che un’operazione così rilevante per la comunità tutta sia concertata tra tutte le parti in causa. Ricordiamo al nostro “Luminoso” ed “Illuminato” e alle opposizioni di sinistra che lo sostengono che la legge di Stato sui beni confiscati prevede che essi siano vincolati all’obbligo di destinazione per scopi sociali e le proposte debbano essere, molto semplicemente, individuate in base alle richieste e alle difficoltà delle categorie più fragili.
Ci sembra molto strano quindi che un Sindaco, forte tra l’altro di una laurea in Architettura, ritenga necessario destinare fondi pubblici alla progettazione o o co-progettazione, che dir si voglia, di opere a norma di legge inattuabili.
A breve, su queste tematiche, Fratelli d’Italia presenterà un’interrogazione al Consiglio Regionale per far emergere eventuali discrepanze.
Si arriva alla commedia dell’assurdo quando il sopracitato “proclama”, bacchetta il dissenso e le opposizioni che avrebbero, a detta del Sindaco Andreotti, mancato una grande opportunità per lavorare al tavolo in oggetto; in buona sostanza l’opposizione viene esclusa perché non è d’accordo!
Negli ormai quattro anni del suo mandato, il nostro grazioso Sovrano non si è mai degnato di ascoltare, men che meno accogliere le istanze e le proposte che arrivavano da più parti, Fratelli d’Italia incluso.
L’apoteosi si raggiunge dichiarando che coloro che dissentono dal suo operato agiscono soltanto per spirito “polemico” o per cercare “visibilità ridondante”.
Da parte nostra siamo convinti che il SANO dibattito e il leale CONFRONTO politico creino la base di quella che si definisce DEMOCRAZIA.
Le piaccia o no, caro Sire, malcelato dai panni di Sindaco, noi continueremo a vigilare sul suo operato nell’interesse della cittadinanza, semplicemente perché è nostro preciso dovere, anche se dovesse capitare, com’è già accaduto, che qualche “accidente informatico” colga il sito Istituzionale del Comune, impedendone il libero accesso.
Autoincensarsi è forse l’ultima delle carte che le restano da giocare, oltre a quella di cercare appoggi e maggioranze “un tanto al chilo”?”.
Pagina 21401 di 60439