Grottaferrata, via libera alla ‘Consulta della cultura’. LCG: “Conflittualità’ con l’Albo delle Associazioni”. Spunta il caso ‘Pro Loco’

Pubblicato: Sabato, 12 Maggio 2018 - Fabrizio Giusti

 

GROTTAFERRATA (attualità) - Il Comune si dota di un altro strumento di programmazione, coinvolgerà le scuole

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Il consiglio comunale ha dato il via libera al regolamento della ‘Consulta comunale della Cultura’. A favore hanno votato la maggioranza ed anche il PD, la lista civica Una Alleanza Cittadina e il M5S. Nettamente contraria la Città al Governo, per motivazioni specifiche.

VERGATI E DI BERNARDO SPERANO NELLA SVOLTA – Nel presentare il progetto, il vicesindaco e assessore alla Cultura Luciano Vergati ha spiegato: “Nell’iniziativa è prevista la partecipazione di ogni scuola di ordine e grado. In genere l’associazionismo è considerato a Grottaferrata un’eccellenza assoluta. Questo movimento interessa 2500 persone circa in città, ovvero il 10% della popolazione. Vanno sottolineati aspetti critici: sia le associazioni che i fruitori hanno un’età media non confortante. E’ necessario dunque inserire 'sangue giovane'. Il rapporto tra istituzioni e scuole va in questa direzione. Ciò non è solo una speranza, ma anche un progetto politico”. L’Assessore poi incalza: “La partecipazione ai nostri eventi è stata deludente. Fino ad ora non siamo stati in grado di pubblicizzare bene, ma Grottaferrata deve inserirsi un nuovo progetto di ampio respiro che sappia intercettare, ad esempio, la novità del DTT a Frascati, un grandissimo evento, con proiezione al 2050, che prevede una grande frequentazione tra tecnici e addetti ai lavori nella nostra zona”.

Anche l’Assessore alle attività produttive, Mirko Di Bernardo, ha voluto rivendicare con orgoglio il lavoro svolto: “Il regolamento della Consulta è snello e contiene una progettualità politica importante: la valorizzazione della cultura con una rilettura della città che passi attraverso la spontaneità sociale. Grottaferrata tende ad essere frammentata. Lavorare sul tessuto sociale è fondamentale. Personalità insigni, scuole e associazioni condivideranno una programmazione. Le iniziative del Comune passeranno attraverso il parere della Consulta”. “Cosa intendiamo per sviluppo? – prosegue Di Bernardo – Intendiamo uno sviluppo umano integrale che preveda l’investimento dei beni comuni come il terzo settore. Non c’è solo il liberismo, esiste il valore dell’unità specie per una coalizione che è civica. La cittadinanza attiva va valorizzata e per questo ci saranno dei tavoli di confronto, importanti dal punto di vista antropologico perché tutti si è sullo stesso piano con percorsi di verità sociale, e non ci sarà nessuna conflittualità con l’Albo delle associazioni che semplicemente regolamenta le realtà e le classifica. Qui ci occuperemo di cultura, è diverso”.

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I DUBBI SULLA “CONFLITTUALITA’” E LA PRO LOCO “MORTA” - E’ stata Rita Consoli, de ‘La Città al Governo’, ad essere la più perplessa del provvedimento adottato dall’amministrazione. “La modalità di lavoro intrapresa non è stata rispettosa di una precedente deliberazione nell’anno 2015. Nonostante le parole di Vergati e Di Bernardo, riteniamo ci sia confusione. Non è vero che non ci sono sovrapposizioni. Grottaferrata aveva bisogno di un unico progetto, chiaro e snello. La maggioranza non lo ha colto. Da ora in poi si creerà confusione. Le finalità tra Albo delle associazioni e consulta della cultura sono le stesse”. Consoli ha poi aggiunto: “Se un’associazione non partecipa alla consulta perché non ha requisiti ma partecipa a quelle previste dall’albo, tutto questo è superabile? Esiste un contrasto enorme e in essere, considerando il fatto che le associazioni stesse hanno facoltà di fare una ulteriore consulta con il rischio di ingigantire ancora di più il sistema. Il Comune doveva eliminare le contraddizioni e prevedere un progetto ben definito, strutturato”.

Il consigliere Famiglietti (5 Stelle), d’accordo con le scelte dell’amministrazione, ha voluto dare il suo contributo al dibattito sottolineando l’assenza di funzionalità dell’Albo delle Associazioni e mettendo in risalto anche la crisi della Pro Loco di Grottaferrata. “Noi abbiamo avuto l’impressione di un ottimo lavoro svolto dal Comune. L’albo delle associazioni per noi non è funzionale. E’ un elenco proposto dall’allora consigliere Tocci nel 2014 e non è da confondere con il regolamento della Consulta della Cultura. L’Albo ha mai promosso valorizzazione culturale? Mai sentito. Il contrasto non lo vedo perché l’Albo è nullo. Ci sono associazioni che neanche sono iscritte all’elenco. E’ un po' come la Pro Loco. Non mi sembra che funzioni. In altri paesi è il riferimento di qualsiasi festa. Qui no”

Anche il consigliere Paolucci ha dato il suo consenso elogiando il lavoro di Vergati e Di Bernardo: “Se mai si inizia, mai si fa. Col tempo possiamo portare tutte migliorie”.

facchini

DI BERNARDO: “L’ALBO E’ ASTRATTO”. CONSOLI ATTACCA, COCCO DIFENDE, VERGATI VUOLE CARTA BIANCA - Quanto alla presunta conflittualità tra Albo e Consulta è stato ancora Di Bernardo a voler chiarire la visione dell’amministrazione al riguardo: “L’Albo delle associazioni tiene in sé tutte le associazioni, mentre la consulta appartiene solo ed esclusivamente alla cultura. L’Albo esiste dal 2015, ma è una realtà in astratto. La nostra proposta è partire dalle azioni condivise. Alla Consulta potrà aderire chi ha fatto un evento almeno negli ultimi tre anni, ed è accessibile da scuole e personalità culturali. Può iniziare da subito, perché c’è tanto da fare”. Rita Consoli non ha accolto con favore queste dichiarazioni e ha replicato: “Quello dell’Albo è un atto deliberato, non si può dire che è roba vuota. Se è vuota, lo abrogate”. A questo punto è stato Alessandro Cocco, membro di maggioranza, a portare sostegno alla proposta. “Albo e Consulta sono distinti – ha detto - perché il primo è il mezzo con il quale il Comune si relazione con tutto il mondo dell’associazionismo, la Consulta della Cultura auspico diventi il luogo per unirsi su progetti condivisi”. Vergati, dal conto suo, ha chiesto invece di poter iniziare subito ad essere operativo sul progetto per non perdere altro tempo: “Qui nessuno brucia l’Albo. Noi vogliamo avere un approccio liberale e diverso. Mai verrà da me un atto di abolizione, per rispetto di quanto deliberato in precedenza. Datemi la possibilità di lavorare per costituire una linea culturale per Grottaferrata che nasca dal libero dibattito”. Consoli, a questo punto, ha voluto ribadire con forza la sua posizione: “Di questi temi si poteva ampiamente discutere in commissione. Sono passati quattro mesi dall’ultima riunione. Il 28 dicembre è stata l’ultima occasione per incontrarci, il tempo non ve lo abbiamo fatto perdere noi. Qui si propone il rispetto della logicità di ciò che è preesistente, ma se c’era la necessità di salvaguardare l’Abo questo doveva essere cambiato e poi fatta un’altra struttura, che a nostro modo di vedere non serve. Grottaferrata ha bisogno di una guida progettuale in cui far coinvolgere la Pro Loco, che è morta, o Ce Steva ‘Na vota, che è ferma, così come tutte le altre realtà. Non serviva una struttura decisionale”.

Il consigliere del PD Mari, pur votando favorevolmente, ha bacchettato l’amministrazione per la lentezza del provvedimento: “Questo testo è stato licenziato il 28 dicembre, si arriva ad oggi con il regolamento. Mi lascia perplesso”.

A Grottaferrata è iniziata quindi l’epoca della Consulta della Cultura. Obiettivo: rilanciare l’intero settore con programmi condivisi. Il tempo ci dirà se è stata una buona scelta.

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Commenti  

# allaconsultapu 2018-05-12 14:52
ò aderire chi ha fatto un evento negli ultimi 3 anni ed è accessibile da .....e ......!!!??!!!??!! questa è (la cinica) democrazia18 ?
Che ingenue le contestazioni, perché si sono attesi oltre 4 mesi...: per dare il tempo di " fare un evento! "
Questo paletto, democratico, sarà lo spartiacque per €contributi o meno ? come nel 2000 ?
Questo paletto, democratico, è invece lo spartiacque generazionale tra EX&ex e il nuovo .... con oltre 3 lustri di EGO sfrenato!
Il grandissimo filosofo da Cerignola ammonisce: " una parola è poca, ma due sono troppe ! "
Qui di parole ne sono state sprecate troppe, cercarne il senso è inutile, illuminante invece è la metafora di un altro filosofo del 2003 "il periodo nero" : questa cosa con le associazioni, non saddddafà, sono voti !
Il tramontato tremonti diceva: con la cultura non si mangia :oops: per noi " la cultura è bellezza " e non uno spoil system clientelare
#checinismo :oops:
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# GROTTAFERRATAMIA 2018-05-12 20:21
il filosofo assessore mirko di bernardo prima dice "La partecipazione ai nostri eventi è stata deludente" (cioè, significa forse che si spendono soldi senza ritorno economico/sociale?), poi istituisce un nuovo strumento parzialmente sovrapponibile con un già esistente (cioè, aumenta la burocratizzazione?)...secondo voi: una cosa che funziona poco che poi viene appesantita da sovrastrutture confliggenti porterà risultati migliori....? a naso, no.
inoltre il filosofo assessore mirko di bernardo spieghi bene cosa significa "Mai verrà da me un atto di abolizione, per rispetto di quanto deliberato in precedenza"???? sei in giunta, rappresenti l'esecutivo del governo di grottaferrata e non vuoi forse prendere decisioni politiche....ma che te pagamo a fà?!
stupendo il fatto che il filosofo assessore mirko di bernardo si faccia difendere dal consigliere dentista (presidente di commissione urbanistica)...posso sapere perché tace su urbanistica e parla su associazioni/cultura?...
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# cinismoCatartico 2018-05-13 07:44
? sarebbe già un passo nella giusta direzione. Siamo invece in presenza del catarismo manichèo senza moral suasion!
Un dualismo senza il coraggio per motivarne la "scelta" e le sue ragioni. Quando cinicamente si vuole accontentare tutti.... con questa non scelta....politica......., accontentate solo chi Vi rassomiglia!
E questa è la cultura dei " 2 " forni.....aperti h24!
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# calatodallalto 2018-05-13 08:42
e non partecipato per condividerlo, è una volontà dei sovranisti!
Un consiglio,"sperimentato", franco&damico: prima di pubblicare&parlare (aprire bocca) fatevi leggere, e state con gli occhi chiusi, quello che avete VOI scritto..? e/o volete comunicare, sarete sorpresi di quante volte le sensazioni provate, siano molto differenti :eek: se non contrarie alle intenzioni. Un esercizio poco praticato, anzi MAI, soprattutto se i contenuti sono plagi :oops: wikipedia!
Fare i compiti a casa e portarli belli confezionati per farli .....condividere? Non conoscete l'etimologia di condividere! Ogni volta che chi è momentaneamente apicale, vuole fortissimamente vuole, senza "condividere" reciprocamente PRIMA, abusa della posizione momentanea e influenza la libera scelta!
La storia del 2000, poteva essere utile per NON ripetere gli stessi errori. Peppa per Peppa è meglio la PEPPA che lascia libere le associazioni nate&cresciute libere!
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# CIAOcalatodallalto 2018-05-13 13:47
e salutaci i Sioux sopravvissuti e tua sorella "alzata con pugno"
Voi oggi avete trump, mentre noi oggi abbiamo i sempre lì stess da 30nni!
Voi tra qualche anno, se non prima.... speriamo, lo boccerete con le elezioni.
Noi invece tra qualche anno, se non ci sarà il V commissario, ci RItroveremo gli stessi eredi di se stessi!
Come si dice da voi in America "adda passà 'a nuttata", anche a Grottaferrata si dice&sispera :"adda passà' a nuttata "
A Grottaferrata la aspettiamo svegli!
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