L’amaro primato di via Monza, unica strada romana a quattro corsie

Pubblicato: Venerdì, 18 Giugno 2021 - redazione attualità

ROMA (attualità) - Nonostante il taglio dei parcheggi e degli attraversamenti pedonali, traffico quasi sempre in tilt

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L’immagine sembra quella di un film o di un fotomontaggio. Un tappeto di veicoli copre via Monza, zona San Giovanni. È la strada che sta subendo maggiormente i disagi della rivoluzione della mobilità in zona, che investe principalmente via Taranto e via La Spezia, con conseguenze pesanti anche in tutta l’area di piazza di Re di Roma e via Magna Grecia. Traffico quasi sempre in tilt, inquinamento atmosferico, sonoro e visivo ai massimi livelli, qualità della vita in caduta verticale.

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Come noto, dopo l’inaugurazione della stazione “San Giovanni” della metro C, si era provveduto a ripristinare la condizione precedente ai cantieri. Poi, però, su sollecitazione di un comitato di quartiere di San Giovanni, è stato attuato un progetto diventato un boomerang: due piste ciclabili doppione in via La Spezia e in via Taranto, con la trasformazione delle strade in senso unico, taglio di centinaia di parcheggi e di attraversamenti pedonali. L’esito finale: il caos.

 
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A quel punto si è andati avanti con numerosi correttivi, che hanno in gran parte stravolto il progetto iniziale, ma, a detta dei residenti in zona, la medicina è stata peggiore del male: via Monza trasformata in un’autostrada a quattro corsie senza parcheggi, via Pozzuoli addirittura in un doppio senso “all’inglese” (con veicoli che sbagliano continuamente invadendo la corsia opposta), taglio di attraversamenti semaforici pedonali (a via La Spezia) e dei timer semaforici, ulteriore riduzione dei già pochi parcheggi per far posto ad un’area di sola fermata dei taxi (perennemente vuota) e dei vigili del fuoco. Risultato: disservizi continui.

“Nonostante le proteste quasi unanimi, con raccolte di firme e deliberazioni assembleari di tanti condomini, qui si va avanti di male in peggio – spiegano alcuni residenti. “Trovare parcheggio è diventata una chimera, con le poche autorimesse che hanno aumentato i prezzi e i professionisti, i negozianti, i ristoratori di zona che vedono ridursi i clienti proprio per l’impossibilità del parcheggio. Avrebbero dovuto prima allestire dei parcheggi multilivello in zone libere, ad esempio nell’area ex demaniale di via Cesena o nell’ex deposito Atac di piazza Ragusa, poi tagliare quelli di superficie”.

Di certo, aver canalizzato tutto il traffico di via Magna Grecia e San Giovanni verso via Taranto, ponendo il divieto a via La Spezia, è stata una scelta azzardata.

“Si sarebbe dovuto mantenere il doppio senso a via La Spezia, e realizzare la pista ciclabile tagliando il marciapiede attualmente largo cinque metri – spiegano i residenti. Riportando il flusso ridotto in via Taranto, il semaforo all’incrocio con via Aosta e via Monza sarebbe meno problematico: da lì si creano le file in ogni direzione, con conseguenze in tutta l’area di piazza dei Re di Roma”.

L’ennesimo problema riguarda i mezzi pubblici: le linee 51 e 77 non passano più in via Pozzuoli diventata a doppio senso con corsie ridotte, per cui finiscono anche loro su via Monza, dove già passano le linee 16, 81, 85 e 649. A questo punto sarebbe utile far fermare perlomeno il 77 su via Monza, creando un utile collegamento con le altre linee.

 
 
 
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