STORIE | Ara Pacis: storia e guerre del monumento alla divinità della Pace

Pubblicato: Sabato, 27 Marzo 2021 - Giulia Bertotto

ROMA (attualità) - L'altare venne inaugurato il 30 gennaio del 9 a.C.

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L'Ara Pacis Augustae è uno dei monumenti e siti museali più visitati e apprezzati di Roma, l'altare (ara significa altare) venne fatto erigere dal primo imperatore romano Augusto nel 13 a. C. per celebrare la divinità della Pace. Questa costruzione simboleggia la prosperità che la Pax romana (dal 27 a. C. al 180 d. C.) donò all'impero romano proprio grazie al dominio augusteo. Anche la sua collocazione era emblematica: l'altare originariamente venne fatto costruire vicino al pomerium, il sacro e invalicabile confine dell'impero.

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L'occasione venne quando nel 13 a.C. il Senato stabilì che si dovesse celebrare il ritorno di Augusto da una missione pacificatrice dalla Spagna. L'altare venne inaugurato il 30 gennaio del 9 a.C. giorno del compleanno della moglie Livia. La posizione vicina al fiume Tevere però causò quasi da subito danni legati all'umidità e alle infiltrazioni di acqua. Così la prezioso ara venne circondata da mattoni per proteggerla.

Nel Medioevo il monumento venne perfino usato come cava da cui estrarre marmi per edificare altre strutture, nel 1568 avvenne la prima riscoperta moderna del monumento, nel 1859 vennero recuperati il rilievo di Enea, la testa di Marte e il rilievo delle Lupercale. Negli anni '30 del Novecento fu Mussolini a entusiasmare le folle con l'idea di ricostruire l'altare del “primo vero duce”. La questione diverrà controversa perché dopo il 1921 si dichiarò egli stesso Duce, cioè successore degli antichi imperatori romani. Seguì la riqualificazione dell'area e il suo spostamento. Nel 1938 venne inaugurata l'Ara Pacis e la teca di Morpurgo (dal nome dell'architetto che la progettò), le cui vetrate verranno distrutte nella seconda Guerra Mondiale. Durante il conflitto l'Ara viene circondata da sacchi di sabbia, e transenne di legno alte due metri. I decenni seguenti furono ancora travagliati tra ispezioni, indagini, demolizioni, ristrutturazioni. Nel 2006 viene inaugurato il nuovo Museo dell'Ara Pacis. Oggi possiamo ammirare “L'Ara com'era” grazie ai visori che ci permettono di vederne virtualmente l'antico aspetto. Forse, l'altare dedicato alla Pace, di pace non ne trovò mai, ma i romani e la Storia la stanno ancora aspettando.

Foto dal sito www.archeoroma.it

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