Rocca di Papa verso le elezioni: voltagabbana, dinosauri e belle speranze alla brace. Occhio al boom-boom a sinistra!

Pubblicato: Giovedì, 18 Giugno 2020 - redazione politica

dinosauro4 ilmamilioROCCA DI PAPA (politica) - La scena politica cittadina continua a riservare chicche di assoluto interesse

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Facciamo il punto, per quanto possibile. Perché Rocca di Papa, più che ogni altro comune, è il paese dei voltafaccia, dei tradimenti politici, di quelle strette di mano che non valgono nulla.

E ci si è dovuto mettere anche il coronavirus a rendere infinita questa lunghissima planata elettore che in termini prettamente politici ha già fatto una vittima "illustre": la vicesindaca reggente Veronica Cimino che, settimana dopo settimana, ha visto smortarsi la propria rincorsa alla poltrona da sindaco che lei ricopre da reggente. Tanto che la Cimino, oggi, non ha neanche più una maggioranza, liquefattasi tra correnti, correntine ed altri candidati. E smontatasi mano mano dopo il suo annuncio di correre a sindaco.

Insomma: pochi oggi appaiono disposti a sostenerla

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La Cimino, nonostante la pesantissima eredità presa in carico e nonostante la gravosità della gestione dell'emergenza coronavirus, con annessa la spinosa questione San Raffaele, appare oggi in picchiata. Il traguardo vittorioso del 27 settembre è complicato.

Nel centrodestra, parte che sembrava inizialmente destinata a convergere proprio sulla Cimino, si animano più fronti. Da quello che potrebbe essere una candidatura diretta del presidente del Consiglio Massimiliano Calcagni (ex Lega), a nomi che circolano qua e là al nome di Mauro Fei. Lo ricordate?

Già proprio quel Mauro Fei che nel 2016 dopo aver perso le Primarie del Pd contro la Sciamplicotti (destinata poi a perdere al ballottaggio contro Crestini) scomparve letteralmente di scena. Eccolo tornare in queste settimane dopo un triplo salto mortale che dal Pd lo ha portato alla Lega del quale vorrebbe essere rappresentante. Sempre dal Pd Fei porterebbe anche alcune seconde linee, anche loro folgorate dalla spada sguainata da Alberto Da Giussano.

Ma parliamo di dinosauri. In attesa di capire come e quando l'eterno Enrico Fondi si posizionerà definitivamente, riecco Bruno Petrolati. L'ex delegato alle antenne di Crestini - dimessosi dopo pochi mesi - sembra avere ancora molto da dire sia sul piano delle antenne che su quello politico.

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Proprio del successo dell'ex sindaco, Bruno Petrolati fu uno dei grandi mentori. Oggi il nome su cui tentare il miracolo è quello di Elisa Pucci, consigliera che si veste da civica ma che le casacche d'area centrosinistra le ha vestite tutte in appena 4 anni di vita politica: partendo ovviamente dal Pd con cui, qualcuno lo dimentica, sarebbe stata addirittura assessora se avesse vinto la Sciamplicotti.

Petrolati ci riprova, ma le condizioni al contorno non sono davvero quelle di 4 anni fa quando c'era un nemico comune contro il quale raggruppare un esercito di scontenti. E non c'è manco la possibile congiuntura positiva sul candidato di turno. Al netto della pre-campagna elettorale in atto.

Belle speranze già sulla brace, insomma.

Attenzione che però qualche altro dinosauro potrebbe comunque rispuntare sulla scena.

Sarà la volta finalmente di Marco D'Antoni, che porterà la bandiera di un Movimento 5 stelle che a Rocca di Papa ha sempre faticato a strutturarsi.

Ma il boom-boom potrebbe arrivare dal centrosinistra di cui non si sente ancora parlare. Pd in testa: tutti coperti ed allineati o pronti al botto?

Difficile pensare una convergenza, seppur sghemba, sulla Pucci - donna che oggi si rivende per civica rinnegando anche quel gruppo (Noi domani) presso il quale è corsa dopo aver abbandonato il Pd. Se ne uscirà un progetto reale bene, altrimenti i voti del centrosinistra sono destinati a disciolersi un po' qui e un po' lì.

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